Trento: scoperta una cellula anarco-insurrezionalista
La Digos di Trento, con gli uomini dell’antiterrorismo della Direzione centrale di prevenzione e i carabinieri del Ros ha eseguito, questa mattina, una misura cautelare nei confronti di 7 persone accusate di far parte di un gruppo terroristico di ispirazione anarco-insurrezionalista.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Trento, hanno fatto luce sull’organizzazione, responsabile di numerosi attentati contro obiettivi istituzionali commessi tra il 2017 e il 2019.
Tra gli obiettivi dei sette arrestati un laboratorio universitario, un traliccio per le telecomunicazioni, la sede di un istituto bancario, diversi mezzi della Polizia locale, la sede di un’agenzia per il lavoro e lo stabile della sezione della “Lega” di Ala di Trento.
Gli attentatori hanno utilizzato sempre materiale esplosivo per compiere le loro azioni. L’attività del gruppo si svolgeva su diversi fronti: il primo era quello delle manifestazioni e dei cortei; avendo infatti nella propria disponibilità diversi locali, la cellula ospitava compagni di lotta presenti in città per qualche azione di protesta.
Un’abitazione privata era invece utilizzata come deposito per materiale esplodente, armi improprie e oggetti adoperati durante le manifestazioni di piazza.
Per assicurare la clandestinità ad un suo membro, l’organizzazione ha mostrato anche la disponibilità di strumenti e competenze per falsificare documenti uno dei quali è stato trovato indosso ad un italiano legato al gruppo; l’uomo è stato fermato in Grecia con un documento falso e molte banconote, false anch’esse.
Gli investigatori hanno anche ricostruito i legami internazionali della cellula eversiva, accertando contatti con gruppi operativi in Grecia, Spagna e Svizzera.
L’organizzazione era attiva, infine, anche nel settore della propaganda rivoluzionaria, oltre che nell’attività strettamente operativa: a cura del gruppo veniva infatti pubblicata la rivista anarchica “I giorni e le notti”.