Roma: commemorazione di Nicola Calipari
Commemorato questa mattina in questura a Roma, Nicola Calipari, il funzionario di Polizia e poi agente dei servizi di intelligence italiani, morto a Baghdad (Iraq), 14 anni fa.
Calipari perde la vita nelle fasi conclusive di un’operazione di salvataggio di una giornalista italiana, Giuliana Sgrena, sequestrata da una banda criminale.
Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice capo vicario della Polizia, Luigi Savina, il questore Carmine Esposito, la vedova di Calipari, Rosa Maria Villecca e tanti colleghi che hanno conosciuto e lavorato a fianco di Nicola.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro da parte del presidente del Consiglio al bassorilievo posto all'interno della questura, la cerimonia è proseguita con gli interventi del vice capo della Polizia, della vedova Calipari e del presidente del Consiglio che hanno ricordato la figura umana e professionale del poliziotto che ha sacrificato la sua vita.
Il vice capo Luigi Savina nel suo intervento ha rammentato che: “Nicola aveva una grande capacità di negoziazione e di dialogo; in un teatro di guerra è riuscito a liberare la giornalista Sgrena per riportarla indietro"; sulla strada per l'aeroporto, sentiti i primi spari, istintivamente Calipari si è girato facendole scudo.
Entrato in Polizia del 1979 come primo incarico venne assegnato alla Squadra mobile della questura di Genova poi a quella di Cosenza e successivamente alla questura di Roma.
Dal 1993 divenne vice dirigente della Squadra mobile di Roma e poi passò alla Direzione centrale della Polizia criminale.
Dopo una serie di prestigiosi incarichi nella Polizia di Stato nel 2002 transitò alla Presidenza del consiglio dei ministri fino al 4 marzo del 2005 data in cui perse la vita.