Operazione antimafia in Emilia Romagna: 16 arresti
Sedici appartenenti ad un gruppo criminale di ’Ndrangheta operante in Emilia Romagna sono stati arrestati oggi dalla Squadra mobile di Bologna in collaborazione con quella di Parma, Reggio Emilia, Piacenza e con il coordinamento del Servizio centrale operativo (Sco).
Attraverso le continue attività tecniche durate circa tre anni, gli investigatori sono riusciti ad avere la prova dell’esistenza di un gruppo criminale di stampo mafioso operante in Emilia Romagna. Sono accusati di estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento, truffa aggravata.
Gli indagati utilizzavano metodi tipicamente mafiosi per effettuare investimenti, aprire e chiudere società di comodo; inoltre, riuscivano a fare anche affari con imprenditori di spicco a livello nazionale.
Dalle indagini è emerso anche che il gruppo aveva “interessi” anche al di fuori dell’Emilia e del territorio nazionale.
L’operazione, chiamata Grimilde, ha avuto inizio nel 2015 quando l’attenzione della Squadra mobile di Bologna si era concentrata sul responsabile di uno specifico settore dell’Agenzia delle dogane di Piacenza che accettava denaro dal gruppo, in cambio di “favori” contrari ai suoi doveri.
Disposte dalla Procura di Bologna oltre 100 perquisizioni con l’intervento di 300 uomini tra donne e uomini della Polizia di Stato appartenenti a tutti gli uffici investigativi dell´Emilia Romagna al Reparto mobile di Bologna, al Reparto volo Emilia Romagna, al Reparto prevenzione crimine Emilia Romagna, alle Unità cinofile della Polizia di Stato.
Olivia Petillo
(modificato il 26/06/2019)