Furti in casa: presa a Milano la banda della “chiave bulgara”
La tecnica della "chiave Bulgara" era quella utilizzata da una banda di ladri specializzata in furti in casa a Milano. Quattro persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Milano perché ritenute responsabili di 5 furti avvenuti tra il 7 luglio e il 7 agosto scorsi.
L’indagine ha preso il via dopo un tentativo di furto avvenuto in un quartiere milanese in cui 4 uomini, intenti a mettere nastro adesivo sullo spioncino delle porte, furono disturbati dall’arrivo di un condomino che li aveva fatti fuggire.
Attraverso le analisi delle videocamere di sorveglianza e del traffico telefonico della zona, gli investigatori in breve tempo riuscirono a identificare i ladri, 4 cittadini georgiani e le auto utilizzate per gli spostamenti.
Dalle conversazioni telefoniche intercettate e dagli spostamenti degli indagati si è evidenziato come la banda utilizzasse un modus operandi ben collaudato dimostrando una professionalità singolare nell'apertura delle porte d'ingresso con l'utilizzo di chiavi alterate e grimaldelli.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, i ladri effettuavano dei sopralluoghi mirati sui luoghi dei furti, per poi accedere all'interno degli stabili dividendosi i compiti e i ruoli: chi apriva le porte e chi fungeva da palo, sulle scale e all'esterno del palazzo. Una volta scelto con attenzione l'appartamento da svaligiare, i ladri lo marchiavano con dei segni distintivi per essere certi che non vi fosse nessuno all'interno.
La tecnica era quella d’inserire pezzetti di carta o fili di colla trasparenti tra lo stipite e la porta per accertare l'eventuale passaggio di persone.
Nel corso della perquisizione all'interno dell’appartamento in uso ai criminali gli agenti hanno trovato numerose chiavi alterate, grimaldelli, trapani elettrici, smerigliatrici, strumenti da taglio di precisione, alcuni monili in oro, orologi e computer rubati nei loro colpi.
Gli indagati avevano la disponibilità di kit di addestramento: serrature e blocchetti dove esercitarsi all'apertura di porte di qualsiasi tipo.
Nel corso dell'indagine gli investigatori hanno identificato anche il ricettatore della banda.
Olivia Petillo