Verona: 24 "Angeli" in carcere

Sono accusati di rapine, estorsioni, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento i 24 membri degli Hell's Angels arrestati questa mattina dalla Squadra mobile di Verona, tra Italia, Francia e Germania nel corso di un'operazione coordinata dal servizio Centrale Operativo (Sco). "È la risposta della legge a chi crede di poter imporre la legge del più forte" ha detto il questore di Verona Vincenzo Stignone.

Gli Hell's Angels sono un gruppo di motociclisti dal look "cattivo". Vestono in jeans e abiti di pelle nera adottando vari strumenti di difesa passiva e contenimento: paradenti, conchiglie paragenitali, e giubbotti anti-proiettile. Sono dotati inoltre di un armamentario costituito da aggressivi chimici in bombolette spray, noccoliere, cinghie e vari corpi contundenti quali cavalletti in ferro, transenne, bottiglie, pannelli divelti, che all'occorrenza diventavano vere e proprie armi.

L'operazione - che ha coinvolto diverse questure - è nata da un episodio avvenuto a gennaio in occasione del MotorBike Expo. Fuori da una delle più grandi esposizioni italiane di motociclette, 300 "Angeli dell'inferno" a cavallo delle loro Harley Davidson, aveva intenzione di entrare gratuitamente oltre che di scontrarsi con la banda rivale degli Outlaw. In quella occasione furono feriti 20 poliziotti.

Le perquisizioni nelle sedi italiane degli Hell's Angels - le club house di Milano, Cuneo, Pavia, Treviso, Padova, Massa Carrara e Roma - hanno portato al sequestro di pistole-penna, bombolette spray irritanti, armi bianche, spade e anche decine di migliaia di euro.

Le indagini hanno accertato anche che all'interno del gruppo i membri più rispettati avevano dei gradi distintivi sui giubbotti: il 'dequiallo' era consegnato a colui che aveva aggredito almeno una volta la polizia, mentre il 'filthy few' spettava a chi aveva commesso omicidi o gravi delitti senza essere mai scoperto.

In base a questi elementi gli inquirenti hanno delineato la struttura di una vera e propria associazione a delinquere, strutturata in modo gerarchico, che aveva il suo quartier generale in un albergo di Verona.