Crotone: usura e estorsioni, 11 arresti
A conclusione delle indagini eseguite dai poliziotti delle Squadre mobili di Catanzaro e Crotone, 11 persone sono finite in manette per associazione di tipo mafioso, usura, estorsione porto e detenzione illegale di armi e stupefacenti nonché per reati di scambio elettorale politico.
L’attività degli investigatori, rivolta all’individuazione di associazioni criminali della ‘ndrangheta operanti ad Isola Capo Rizzuto (Crotone), ha confermato l’esistenza di una struttura con un vertice di spicco a cui rivolgersi per la risoluzione di problematiche legate alle estorsioni. A quest’ultimo era demandata la gestione della cosiddetta “bacinella” contenente somme di denaro provenienti dalle attività illecite dalla cosca Arena con cui si provvedeva al sostentamento dei carcerati e delle loro famiglie.
Sulla base di un’elaborata indagine è emerso che l’attività della cosca era rivolta anche all’infiltrazione nel Consiglio regionale della Calabria attraverso il procacciamento di voti, nel territorio di Crotone, in favore di un candidato consigliere alle elezioni del 2021.
All’operazione di questa mattina hanno partecipato oltre 100 poliziotti coordinati dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, appartenenti alle Squadre mobili di Catanzaro e Crotone, al Servizio centrale operativo della Polizia di Stato (Sco), ai Reparti prevenzione crimine di Cosenza, Siderno e Vibo Valentia e alle Squadre cinofile della questura di Vibo Valentia.