11 luglio 1852 - 11 luglio 2024: 172 anni al servizio delle comunità
Oggi ricorre il 172° anniversario della fondazione del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza.
Un giorno importante per ricordare la dedizione e il sacrificio di migliaia di donne e uomini che, con coraggio e senso del dovere, dal 1852 hanno servito e continuano a servire il Paese.
La Polizia di Stato è erede del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza istituite nel Regno di Sardegna con la legge 11 luglio 1852 nr. 1404.
L’Istituzione, nel corso del tempo, si è trasformata da corpo militare a moderna Forza di polizia civile, nella quale sino dagli anni ’60 l’impiego operativo delle donne ha avuto un ruolo imprescindibile.
La Polizia di Stato ha attraversato la storia dell’Italia, accompagnandone i mutamenti e contribuendo alla sua crescita, e ha saputo evolversi e adattarsi, rimanendo sempre fedele ai valori di legalità, di sicurezza e di tutela dei cittadini e dei diritti costituzionali.
La Polizia di Stato rappresenta uno dei un pilastri della democrazia perché garantisce l'ordine pubblico, il contrasto e la prevenzione della criminalità, presta assistenza ai cittadini in difficoltà sia nella vita quotidiana sia nelle calamità.
È un punto di riferimento per le Comunità come presidio di legalità ed è simbolo di sicurezza.
#essercisempre è il claim che accompagna la Polizia di Stato da tanti anni e che esprime la passione e l’impegno che contraddistingue le donne e gli uomini in divisa.
Per celebrare il 172° Anniversario della fondazione delle Guardie di Pubblica Sicurezza, questa sera, alle ore 21.00, nella suggestiva cornice di Civita di Bagnoregio, la Banda musicale della Polizia di Stato, diretta dal maestro Maurizio Billi, si esibirà in un concerto organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Polizia di Stato. All’evento partecipa il capo della Polizia Vittorio Pisani che riceverà il premio Civita 2024.
La serata musicale, condotta dalla giornalista Valentina Bisti, vedrà la partecipazione della soprano Ilaria Della Bidia.