Violenza di genere: misure di prevenzione a Bat e Trieste

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PrevenzioneSia nella provincia di Barletta-Andria-Trani che a Trieste i poliziotti della Divisione anticrimine delle rispettive Questure hanno dato esecuzione all’applicazione di misure di prevenzione nei confronti di persone responsabili di minacce, comportamenti violenti e stalking nei confronti delle ex compagne, delle conviventi o di genitori. 

Nella provincia pugliese, su proposta del Questore, sono state emesse dal tribunale di Bari 7 misure di Sorveglianza speciale con l’applicazione di braccialetti elettronici; mentre a Trieste a due persone è stato notificato l’Ammonimento del Questore. In quest’ultimo caso, una delle persone, uomo violento con il proprio padre, è stata avviata ad un trattamento terapeutico grazie al “Protocollo Zeus”, così come previsto dal “Codice Rosso”.

Il “Protocollo Zeus” è un programma che mira a fornire un percorso di riabilitazione agli autori di violenza, aiutandoli a gestire le proprie emozioni e a modificare i comportamenti violenti.

La Sorveglianza speciale, associata all'utilizzo del braccialetto elettronico, invece, rappresenta uno strumento efficace per proteggere le vittime e monitorare gli aggressori. Le misure adottate nella provincia di Bat hanno una durata, a seconda della gravità delle condotte, che varia da 1 anno ad un anno e sei mesi. Riguardano 7 uomini violenti che, in più occasioni, avevano praticato violenza fisica e psicologica, spesso alterati dall’uso di alcol o sostanze stupefacenti, contro le mogli/compagne, in alcuni casi anche in presenza di figli minorenni. A tutti, inoltre, sono state applicate delle prescrizioni che prevedono delle limitazioni per gli orari di uscita e rientro nella propria abitazione e distanza fisica dalle vittime, monitorata attraverso il dispositivo elettronico.

La richiesta di applicazione di misure di prevenzione personali è un valido strumento per prevenire la commissione di reati più gravi e per contrastare la violenza di genere. È infatti uno dei pilastri della campagna permanente #questononèamore, che la Polizia di Stato porta avanti per sostenere e proteggere le vittime di violenza, soprattutto nel difficile e fondamentale momento della denuncia.

L’invito è sempre quello di denunciare, anche tramite l'app Youpol della Polizia di Stato.

21/08/2024