La polizia arriva con un sms
Sicuri e mai soli: basta un sms. Bari è la decima questura italiana ad attivare il servizio richiesto dai genitori di ragazzi audiolesi. Quello presentato ieri dal dirigente delle Volanti Giorgio Oliva è un servizio di soccorso, parallelo al 113, "un ulteriore passo in avanti per stare il più possibile a contatto con le esigenze dei cittadini". Permette infatti alle persone con problemi di udito o di parola di contattare liberamente e autonomamente la polizia.
Una persona audiolesa, residente in provincia di Bari, può inviare un sms per l'emergenza a questo numero di cellulare: 334/690.903.2. Nel messaggio deve specificare il tipo di richiesta di soccorso (incendio, feriti o altro) e le coordinate esatte per l'invio della pattuglia di polizia, del 115, o per l'intervento del 118.
L'sms arriva sul palmare installato nella sala operativa della questura permettendo così agli operatori di intervenire; non prima di aver confermato alla persona in difficoltà di aver ricevuto il messaggio. Il servizio è gratuito per le persone con problemi di udito e di parola che per poterne usufruire dovrebbero compilare un modulo (.pdf 29 Kb) che permetterà alla polizia di risalire più velocemente alla loro identità.
Perché il servizio sia più veloce e più agevole è opportuno che chi si iscrive memorizzi sul proprio cellulare il numero di telefono per il soccorso, magari alla voce "113". Il progetto può essere utilizzato anche dagli altri cittadini residenti a Bari che per qualche motivo non hanno la possibilità di comunicare con la polizia. Ma attenzione il servizio deve essere utilizzato solo in caso di effettiva necessità. È prevista infatti una denuncia per procurato allarme, e la relativa pena, per chi utilizza il numero in modo improprio.
Tra le altre questure che hanno dato via al progetto ci sono: Pavia, Vercelli, Lecce, Padova, Salerno e Ancona.
(modificato il 09/07/2009)