Crotone: maltrattamenti in una Scuola Materna

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La Polizia di Stato di Crotone ha notificato ad un’insegnante di una scuola materna del capoluogo un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio o servizi, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento cautelare trae origine da alcune denunce presentate negli uffici della locale Squadra Mobile il 6 dicembre u.s., da genitori di bambini, alunni dell’indagata, che lamentavano la circostanza che la  maestra, a dire dei propri figli,  durante gli orari scolastici, teneva condotte vessatorie di natura fisica e psicologica nei loro confronti. In particolare, le querelanti hanno evidenziato di aver notato, sin dall’inizio dell’anno scolastico o, comunque, nell’ultimo mese, un comportamento insolito nei figli, i quali erano diventati insofferenti verso la scuola; questo unito a nervosismo, con pianti improvvisi, anche durante la notte, al solo pensiero di doversi recare in aula l’indomani. Aggiungevano che tali atteggiamenti, così come riferito dai figli,  erano originati dalle percosse sulle mani, alla nuca e sul viso perpetrate dalla maestra durante gli orari in cui era nella classe frequentata dai piccoli alunni. A seguito di tali denunce, d’intesa col il PM titolare, i poliziotti della Squadra Mobile Crotonese hanno avviato un’articolata attività investigativa supportata da servizi d’intercettazione di conversazioni e comunicazioni audio-video presso l’aula della scuola materna frequentata dai bambini; venivano parallelamente effettuate escussioni testimoniali di persone informate sui fatti. La visione dei filmati acquisiti dai servizi d’intercettazione ambientale ha consentito di verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico della maestra la quale in più occasioni ed in giorni diversi, colpiva taluni alunni con schiaffi alla nuca ed in pieno viso, li percuoteva più volte alle gambe, li afferrava con violenza e li tirava con forza dalla sedia provocandone spesso la caduta a terra. Con le attività tecniche i poliziotti hanno documentato ulteriori vessazioni di natura psicologica rivolte agli allievi che si dimostravano lenti nell’esecuzione dei lavori di classe o nel consumare la loro merenda; in tali frangenti la maestra castigava i bambini costringendoli a rimanere in piedi verso la finestra o addirittura gli strappava la merenda dalle mani per poi gettarla nel cestino. Giova evidenziare che il 20 dicembre u.s, si presentava nuovamente presso gli uffici della Squadra Mobile una delle madri che aveva fatto l’iniziale denuncia,  per raccontare l’ennesimo episodio di maltrattamento di cui l’insegnate si era resa responsabile nei confronti del proprio figlio, consistito in un pugno dato alla pancia del bambino, a suo dire non collaborativo durante le prove della recita di Natale fatte nella palestra della scuola. Le risultanze investigative sono state trasfuse in una dettagliata informativa di reato all’A.G. procedente che, sulla scorta degli inconfutabili elementi di reità raccolti in capo alla docente in ordine al delitto di maltrattamenti di natura cd. “abituali”, otteneva dal G.I.P. il provvedimento cautelare in parola, con annesso divieto di svolgere l’attività di insegnamento fino alla data del 30.06.2017, quale termine dell’anno scolastico in corso. L’ordinanza è stata altresì notificata al Direttore Scolastico dell’Istituto in cui la maestra insegnava.

22/12/2016
(modificato il 24/12/2016)
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