Isernia: operazione “lasciateli giocare”

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La Polizia di Stato ha eseguito due ordinanze di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’insegnamento a carico di due maestre di anni 49 e 58 che svolgono la loro attività all’interno di una scuola dell’infanzia statale di Venafro (IS). Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno avuto inizio dalle denunce presentate da parte di alcune madri che negli ultimi tempi avevano notato dei comportamenti anomali dei propri figli di anni 2 e 3. I bimbi spesso rientravano a casa lamentando alcuni atti di violenza subiti in classe. Le giovani madri, alla fine del mese di novembre, si sono rivolte alla Polizia di Stato che informava immediatamente la Procura della Repubblica che tempestivamente otteneva dal Gip l’autorizzazione ad effettuare intercettazioni video-ambientali nella struttura scolastica in questione.  Personale specializzato della II Sezione della Squadra Mobile riscontrava, attraverso l’utilizzo di numerosi presidi tecnologici, una situazione allarmante che confermava le dichiarazioni che avevano dato origine alle indagini. Le attività tecniche di intercettazione, attraverso il sistema di videosorveglianza, hanno consentito di ricostruire il vissuto quotidiano dei piccoli alunni della scuola materna, dove le due maestre hanno sin da subito mostrato un atteggiamento nei confronti dei bambini, vessatorio, minaccioso e lesivo della persona. All’interno dell’aula, infatti, i bambini sono stati oggetto di violenze fisiche e verbali e, circostanza ancor più grave, educati ad applicare, fra di loro, la legge del taglione, tant’è che, in alcune occasioni, le maestre esortano i bambini a farsi giustizia da soli, incitandoli a porre in essere atti di violenza nei confronti dei loro compagni di scuola. I bambini venivano strattonati e colpiti sul capo, inoltre venivano aggrediti verbalmente con espressioni del genere: “appiccicalo con la testa vicino al muro…, tiragli i capelli più forte… così capisce..; ti faccio nero, nero; ti spezzo le mani; ti spezzo tutte le dita delle mani; ti appiccico vicino al muro; ti ammazzo; ma questo è proprio stupido; ti faccio uscire il sangue così te lo ricordi; se metti il pennello là sopra.. sei morto; sei un animale. La Polizia individuava circa 150 episodi di violenza di conseguenza la Procura della Repubblica formulava la richiesta delle ordinanze di misure cautelari ritenendo pienamente configurabile il reato ex art. 572 c.p. (maltrattamenti). Come evidenziato anche dai tempi rapidi delle indagini, è il frutto dell’ottima sinergia tra la Polizia di Stato, la Procura della Repubblica e il Tribunale di Isernia, che ancora una volta dimostra quanto sia importante agire tempestivamente per dare immediato riscontro alle istanze dei cittadini.

 

18/01/2019
(modificato il 25/01/2019)
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