Partenze: i controlli della polizia nei porti

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controllo documentiAnche i porti, come ferrovie e aeroporti, sono affollatissimi nel periodo estivo. Molte persone utilizzano la nave per i viaggi. Nel porto di Ancona, ad esempio, dove si possono raggiungere alcune località della Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e Turchia, nei soli mesi di giugno e luglio sono transitate circa 400 mila persone e sono stati controllati 56 mila veicoli.

A garantire la sicurezza nelle aree portuali è presente la polizia di frontiera che con la sua attività specifica consente di partire per le vacanze in tutta tranquillità. Gli uomini e le donne della Polizia ogni giorno controllano le aree portuali - anche con l'ausilio di sofisticati sistemi di videosorveglianza - e collaborano con gli altri enti presenti come la Capitaneria di porto, la Guardia di finanza, la Dogana e Autorità portuali.

La loro attività è in prevalenza di contrasto dell'immigrazione clandestina legata anche alla contraffazione dei documenti personali. Per combattere questo fenomeno, e individuare eventuali persone nascoste nei Tir o in altri mezzi imbarcati, i poliziotti sono dotati di strumenti in grado di rilevare i battiti cardiaci o l'anidride carbonica. Ma l'attività degli agenti di frontiera è anche quella di prestare assistenza a coloro che rimangono vittime di truffe o borseggi: reati molto diffusi in zone affollate come i porti nei periodi di vacanza; così come di contrastare il traffico di auto rubate che attraverso le navi prendono il "largo" verso altre coste. I maggiori porti di recente sono stati dotati anche di strumenti per il fotosegnalamento digitale per quelle persone che non sono in grado di dimostrare la propria identità.

Tra le raccomandazioni che ci suggerisce il dirigente della frontiera marittima di Ancona, Mario Sica, c'è quello di presentarsi agli imbarchi in tempo utile per fare il check-in specie se si viaggia con un mezzo al seguito; avere con se la documentazione idonea all'espatrio e portare poco denaro contante.

Per chi invece si reca, ad esempio, in Croazia con la propria imbarcazione è bene sapere che all'arrivo è necessario presentarsi alla polizia del posto per la registrazione altrimenti si incorre in pesanti sanzioni.

La polizia di frontiera è anche abilitata - dove ne ricorrano le condizioni - a rilasciare il visto di ingresso agli stranieri. In ultimo vi ricordiamo che è obbligatorio, nelle aeree portuali, avere con se sempre un documento di riconoscimento come previsto dalla normativa europea del 2004 sulla sicurezza nei porti.

24/08/2009
Parole chiave:
frontiera - croazia - porto