Traffico di armi: arresti tra la Calabria e l'Emilia Romagna

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autovettura della polizia durante un'operazioneSono tre al momento gli arresti eseguiti questa mattina in Calabria per un traffico di armi tra la regione Calabrese e quella dell'Emilia Romagna. In carcere sono finiti Carmelo Tancrè, Vincenzo Chiaravalloti, residenti a Reggio Emilia, e Giovanni Trapasso di San Leonardo di Cutro.

Tra le armi che facevano parte del traffico scoperto dalla Polizia di Stato c'è anche un revolver ritrovato sul luogo in cui nel marzo del 2008 venne ucciso il boss Luca Megna nella frazione Papanice di Crotone. Proprio da quell'agguato, nel quale rimase gravemente ferita anche la figlia di 4 anni di Megna, sono partite le indagini che hanno permesso di risalire a Carmelo Tancrè e di scoprire il suo ruolo nel traffico di armi. Sono numerose anche le perquisizioni domiciliari che si stanno effettuando nei confronti di persone residenti nelle province di Crotone, Catanzaro e del nord Italia.

Secondo la ricostruzione dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia, che hanno coordinato le indagini della Polizia di Stato, artefice principale del traffico di armi era Carmelo Tancrè che avrebbe acquistato a Reggio Emilia 9 fucili e 8 pistole cedendole, attraverso Vincenzo Chiaravalloti, alla famiglia Trapasso di Cutro, ritenuta tradizionale alleato della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto.

15/09/2009
Parole chiave:
Armi - arresti