Napoli: per la truffa delle bollette 106 perquisizioni e denunce
Sono di stamattina le 106 perquisizioni compiute dai 300 agenti della Polizia postale e delle comunicazioni di Napoli nelle abitazioni delle persone indagate della provincia di Napoli e di Salerno, per cercare i riscontri dei pagamenti effettuati alle società di servizi: Enel, Telecom, Acquedotti comunali, ed altre.
Ma quale indagine hanno sviluppato gli investigatori per portarli ad agire oggi a colpo sicuro? Tutto era partito da una denuncia di uno degli enti danneggiati dalla truffa, l'Enel, alla procura di Nocera, che nel procedere alla sospensione dell'erogazione del servizio ad una delle tante utenze morose, riscontrava che gli intestatari esibivano invece il tagliando di ricevuta dell'avvenuto pagamento.
Da questa denuncia sono partite alla fine del 2008 gli accertamenti della polizia postale di Salerno all'ufficio postale di Scafati (Sa). E da lì in poi, lo sviluppo delle indagini ha individuato la falsità delle ricevute oggetto dei sequestri di oggi, con più di 106 bollettini riportanti "false impronte" dei timbri postali che ne attestavano i pagamenti.
Non solo danni alle società dei servizi, in questa rete di truffe scoperte dai poliziotti, ma anche bollettini di pagamenti effettuati a vari istituti bancari operanti in internet, le cosiddette "banche virtuali".
Le persone destinatarie delle perquisizioni sono state denunciate a piede libero per contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione, ma l'indagine, tuttora in corso, capillare e complessa fa ipotizzare la regia di una vera organizzazione dietro le tante truffe già commesse.