Assalto al portavalori: preso il quarto componente del commando
Preso il quarto uomo del commando che il primo agosto dello scorso anno a Palermo assaltò, armi in pugno, un furgone portavalori fuggendo con un bottino di 100mila euro.
I primi tre criminali della banda erano già stati fermati dalla Squadra mobile, il primo in flagranza del reato, mentre gli altri due erano stati rintracciati durante le indagini.
Il 42enne arrestato la notte scorsa dalla Mobile, è un pregiudicato palermitano già noto alle Forze dell’ordine. Infatti l’uomo, oltre ad essere il figlio del capo mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù, era già stato arrestato in passato durante un’operazione antimafia.
Il gruppo di rapinatori entrò in azione davanti all’ufficio postale di via dei Mille, mentre le guardie giurate stavano effettuando la consegna del denaro che sarebbe servito a pagare le pensioni. Erano le otto del mattino e già molti pensionati erano in attesa dell’apertura.
La rapina è stata documentata dalle immagini delle telecamere di sicurezza; nel video si vede un uomo con un cappellino nero entrare in azione insieme ad altre quattro persone con caschi da motociclista. Mentre due di loro bloccavano la prima guardia giurata, gli altri tre assalivano la seconda che aveva il sacco di juta con il denaro.
Dopo averlo disarmato puntandogli una pistola alla testa, gli hanno sottratto il denaro per poi fuggire.
Durante la fuga i malviventi non esitarono a sparare contro i poliziotti intervenuti subito dopo il colpo.
Fondamentale per l’attività investigativa è stata l’analisi delle immagini estrapolate dal video, ma anche l’attività degli specialisti della Polizia scientifica di Palermo che hanno analizzato le tracce biologiche presenti sul cappellino da baseball perso da uno dei rapinatori; è stata infatti la comparazione del Dna che ha permesso di confermare l’identità del criminale arrestato oggi.
Sono in corso ulteriori indagini per risalire al quinto componente del commando.