Spacciavano droga a Torino, arrestate 12 persone di 2 gruppi criminali
Spacciavano droga nei principali parchi pubblici di Torino, soprattutto in parco Ruffini, dove smerciavano grosse quantità di marijuana di elevata qualità.
Proprio questo particolare ha spinto la Squadra mobile del capoluogo piemontese ad avviare l’indagine che ha portato all’arresto di 12 persone, sette delle quali sono finite in carcere e cinque ai domiciliari, con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti. Per altre due è scattato il divieto di dimora e per una l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Partendo dallo spaccio al minuto gli investigatori sono riusciti a ricostruire tutta la filiera dei rifornimenti, individuando uno degli indagati che deteneva oltre 10 chilogrammi di cocaina.
Nel corso delle indagini gli uomini della Mobile torinese hanno sequestrato anche quasi due chili di eroina, 70 di marijuana e oltre 46 di hashish, e alla fine sono riusciti a far luce sulla struttura organizzativa del gruppo criminale e sui luoghi di approvvigionamento, che hanno permesso di contestare anche l’aggravante della transnazionalità del reato.
I trafficanti di droga avevano infatti sviluppato una serie di contatti che consentiva loro di acquistare la merce direttamente nei paesi produttori, in particolare Sud America per la cocaina e Spagna per la marijuana.
L’attività investigativa ha evidenziato l’attività parallela di due gruppi criminali che si erano spartiti il mercato torinese.
Il primo gruppo, fermato lo scorso aprile, era costituito da 6 persone, tre delle quali di origine marocchina, 2 albanesi e una italiana, e si occupava prevalentemente di spacciare hashish e marijuana. La droga arrivava dalla Spagna trasportata da corrieri che utilizzavano auto appositamente modificate per occultare buste sotto vuoto da mezzo chilo ciascuna.
Il secondo gruppo, costituito da nove persone, sei delle quali italiane, una di origine albanese, una del Marocco e una della Romania, si occupava prevalentemente di cocaina.
Lo stupefacente arrivava dal Sud America diluita in bottiglie di rum, riuscendo in questo modo ad aggirare i controlli aeroportuali; poi, attraverso un procedimento chimico, i criminali la ritrasformavano in polvere, e in seguito in panetti, utilizzando una pressa industriale trovata durante una delle perquisizioni.
Il primo arresto di questo gruppo è stato effettuato lo scorso febbraio; si trattava di un corriere fermato al ritorno da un viaggio a Caracas. Gli altri membri sono stati fermati il 25 luglio, quando si è conclusa l’indagine.
Le trattative per gli acquisti della droga avvenivano in un bar di Torino, di proprietà del capo dell’organizzazione criminale, all’interno del quale sono state documentate numerose cessioni di sostanze stupefacenti.