Mondiali di canottaggio: argento per Micheletti, Ruta, Di Costanzo e Castaldo
Grandi soddisfazioni per i colori delle Fiamme oro ai Campionati del mondo di canottaggio, appena conclusi a Plovdiv (Bulgaria). I portacolori cremisi hanno portato a casa un bottino di quattro medaglie d’argento vinte da Andrea Micheletti nel quattro di coppia pesi leggeri, Pietro Ruta nel doppio pesi leggeri, e le due di Marco Di Costanzo e Matteo Cataldo nel quattro senza.
Il quattro di coppia pesi leggeri di Andrea Micheletti, Catello Amarante, Paolo Di Girolamo e Matteo Mulas, si è dimostrato ancora una volta ai vertici del canottaggio mondiale. Dopo il titolo europeo vinto a Glasgow, gli azzurri hanno battagliato fino all’ultimo colpo di remi per conquistare la medaglia d’oro. Durissima la lotta con la Germania, che alla fine ha prevalso vincendo l’oro, mentre sul terzo gradino del podio si è piazzata la Turchia.
“È stata una gara molto dura – ha detto Micheletti subito dopo la prova – Sin dal via abbiamo dato il massimo per non perdere il contatto con la Germania e abbiamo fatto del nostro meglio per tutto l’arco della finale, ma devo riconoscere che i tedeschi sono stati più forti e hanno meritato la conquista della medaglia d’oro”.
Nel doppio pesi leggeri Pietro Ruta, in coppia con Stefano Oppo, si sono confermati vicecampioni del mondo, al termine di un’ottima prestazione. Dopo una grande partenza gli azzurri, che hanno preso subito il comando della gara imponendo il loro ritmo, sono stati rimontati dall’Irlanda. Appassionante il testa a testa tra i due equipaggi negli ultimi 500 metri, ma alla fine è stata l’Irlanda ad aggiudicarsi la medaglia d’oro, mentre il bronzo è andato al Belgio.
“Ogni anno tra i pesi leggeri l’asticella della competizione si alza - ha detto Ruta dopo la gara - ed è sempre più difficile fare risultato. Per questo motivo l’importante era confermare il podio dell’anno scorso e ci siamo riusciti al termine di una gara durissima”.
Argento con un po’ di amaro in bocca anche per il quattro senza di Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo che, insieme a Bruno Rossetti e Matteo Lodo, hanno lottato fino all’ultimo metro per la medaglia d’oro, vedendola sfumare per soli 25 centesimi di secondo.
Il quartetto azzurro ha condotto una gara in progressione, caratterizzata da una grande rimonta che fino all’ultimo ha fatto sperare nella vittoria. Alla fine l’ha spuntata l’Australia, che ha difeso il primato chiudendo in 5’.44”.74, davanti all’Italia, seconda in 5’.44”.99. Bronzo per la Gran Bretagna (5’46”46).
“Sono felice di questa medaglia d’argento – ha detto Di Costanzo commentando la finale - la consapevolezza che l’Australia fosse più forte di noi c’era, e l’unica cosa che potevamo fare era cercare di stare più vicino possibile, ma sono stati più forti di noi. È un bel secondo posto e chiudo la stagione nel miglior modo possibile, e per questo ringrazio i miei grandi compagni di squadra, oltre alle Fiamme oro”.
Anche Castaldo è soddisfatto, nonostante la medaglia sfumata per pochi centesimi: “Questo secondo posto giunge a coronamento di una stagione molto difficile, ricca di alti e bassi, e la preparazione per questo mondiale non ha fatto eccezione. Ci sono stati momenti in cui la barca non voleva saperne di girare, poi lavorando le cose sono cambiate e qui tutto è andato per il verso giusto”.
Sergio Foffo