Mafia: 4 arresti nel clan Rinzivillo con l'operazione "Exitus"
Era diventato l’uomo di fiducia del boss Salvatore Rinzivillo, che lo utilizzava per svolgere incarichi delicati e per comunicare con l’esterno dal carcere dove si trovava rinchiuso; in particolare l'uomo faceva arrivare messaggi al capoclan, durante i colloqui in carcere, attraverso l´esibizione di fogli scritti a mano.
Si tratta di un avvocato 39enne del foro di Gela ed è uno dei quattro uomini arrestati dalla Squadra mobile di Caltanissetta, in collaborazione con quella di Parma, al termine dell’operazione “Exitus”.
L’accusa nei loro confronti è di associazione mafiosa, con l’aggravante di far parte del clan di Cosa Nostra Rinzivillo.
Due degli arrestati sono imprenditori siciliani, che assicuravano aiuto economico all’associazione, al capo e agli altri affiliati detenuti, attraverso attività di riciclaggio del denaro proveniente dalle attività illecite del gruppo criminale, favorendo in questo modo l’infiltrazione del clan nel tessuto economico legale.
Uno di questi assumeva nella propria azienda, personale indicato dal capomafia ed è anche accusato di tentata estorsione ai danni di un imprenditore concorrente nel campo della vendita di carni e salumi, reo di offrire i medesimi suoi prodotti.
L’attività investigativa conclusa oggi rappresenta una costola dell’operazione “Extra fines” che, nell’ottobre del 2017, portò all’arresto di 37 affiliati al clan Rinzivillo.