Intitolato a Emanuele Petri il nuovo Compartimento polizia ferroviaria di Firenze

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Inaugurazione nuovo Compartimento polizia ferroviaria FirenzeInaugurati a Firenze, dal capo della Polizia Franco Gabrielli, i nuovi locali del Compartimento polizia ferroviaria per la Toscana, che dalla sede di Porta al Prato, sono stati trasferiti in via Renato Fantoni, vicino alla stazione ferroviaria Firenze-Rifredi.

Anche la nuova sede, come la precedente, è intitolata ad Emanuele Petri, il sovrintendente capo della Polizia di Stato, Medaglia d’oro al valor civile, che il 2 marzo 2003 perse la vita in servizio, ucciso a bordo di un treno in provincia di Arezzo.

Inaugurazione nuovo Compartimento polizia ferroviaria FirenzeAlla cerimonia inaugurale hanno partecipato il direttore delle Specialità della Polizia di Stato Armando Forgione, il prefetto di Firenze Laura Lega e il questore Armando Nanei, il direttore del Servizio polizia ferroviaria Maurizio Improta nonché altre autorità locali. A fare gli onori di casa il direttore del Compartimento polizia ferroviaria Francesca Monaldi.

“Nella vicenda di Emanuele Petri c’è un po’ tutto quello che siamo - ha sottolineato il capo della Polizia nel suo intervento - un lavoro fatto a volte di ordinarietà, di anonimato, fuori dalle luci della ribalta. Il nostro lavoro è fatto da persone normali, che quando escono di casa l'ultima cosa a cui pensano è quella di diventare eroi, e pensano semplicemente di poter tornare alle proprie abitazioni, ai propri affetti, alle loro cose; ma in questo sta la loro straordinaria eccezionalità, il loro straordinario valore. Siamo qui per titolare un pezzo di amministrazione di una specialità che è la più antica della Polizia di stato con oltre 111 anni - ha concluso il prefetto Gabrielli - una specialità che avrà sempre più un ruolo fondamentale, per la tranquillità e l’incolumità di cittadini e stranieri”.

Inaugurazione Compartimento polizia ferroviaria FirenzeDopo la benedizione della caserma da parte del cappellano della Polizia di Stato don Luigi Innocenti, il capo della Polizia ha tagliato il nastro inaugurale, alla presenza dei familiari di Emanuele Petri, la signora Alma Petri e il figlio Alessandro.

Subito dopo Gabrielli ha deposto una corona alla stele situata nell’atrio di ingresso della caserma proprio in onore del sovrintendente Petri.

Ad assassinare il poliziotto furono due brigatisti in clandestinità, Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi che durante un controllo, temendo di essere scoperti, invece dei documenti tirarono fuori le armi e aprirono il fuoco.

Sergio Foffo

11/12/2019
(modificato il 12/12/2019)