La Polizia ricorda Nicola Calipari
È stato ricordato questa mattina negli uffici della questura di Roma, Nicola Calipari, che prima di diventare agente dei servizi di intelligence italiani, era stato funzionario di Polizia.
Calipari perse la vita il 4 marzo 2005 a Baghdad (Iraq), durante le fasi conclusive dell’operazione di salvataggio della giornalista italiana Giuliana Sgrena, che era stata sequestrata da una banda criminale.
Alla cerimonia commemorativa hanno partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli, il questore di Roma Carmine Esposito e i familiari di Calipari.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro al bassorilievo posto all’interno della Questura, il prefetto Gabrielli ha commemorato il poliziotto scomparso 15 anni fa.
“Ho avuto la fortuna di incrociare Nicola quando ero dirigente della Digos a Roma - ha ricordato il capo della Polizia - nella mia carriera ho sempre guardato ai colleghi più grandi, di età e di esperienza. Nicola era uno di quei colleghi. Mi ha fatto comprendere l’importanza della dignità. Non l’ho mai sentito recriminare contro qualcuno. Era un collega sempre all’altezza del proprio ruolo. Mi ha insegnato il rispetto ed il senso di responsabilità, il senso del dovere, il senso di appartenenza, che caratterizzano la nostra comunità. Nicola è, ancora oggi, - ha concluso Gabrielli - un esempio che rappresenta un punto imprescindibile della mia vita personale e professionale”.
Calipari entrò in Polizia del 1979, e come primo incarico venne assegnato alla Squadra mobile di Genova, poi a quella di Cosenza e successivamente alla questura di Roma.
Nel 1993 divenne vice dirigente della Squadra mobile di Roma e poi passò alla Direzione centrale della polizia criminale. Dopo una serie di prestigiosi incarichi nella Polizia di Stato, nel 2002 venne assegnato ai servizi di intelligence.