Addio Maestro: il mondo piange la morte di Ennio Morricone
Un pezzo di storia della musica mondiale se n’è andato. Il maestro Ennio Morricone ci ha lasciato. Con la sua musica Morricone ha rappresentato e fatto grande l’Italia.
Indimenticabili i suoi temi musicali cinematografici, che lo hanno portato a vincere l’Oscar alla carriera nel 2007 e quello per la miglior colonna sonora nel 2016 per “The hateful Eight”, che gli valse anche il Golden Globe.
Grandi pellicole del cinema internazionale sono diventate capolavori anche grazie alle pennellate del suo genio musicale. Tra tutte ricordiamo “Per un pugno di dollari”, “C'era una volta in America”, “Nuovo cinema Paradiso”, “Mission”, “Malena”, “Gli intoccabili” e “La leggenda del pianista sull’oceano”.
“La verità è che ho sempre cercato di scrivere musiche che avessero una dignità propria e potessero essere eseguite autonomamente - confessò in un’intervista rilasciata al nostro mensile Polizia Moderna - Le mie musiche stanno in piedi anche senza il film e così le eseguo. Non raccontano la staticità o il dinamismo della trama, vanno oltre i dialoghi e i significati del film. Sono pezzi musicali che hanno una loro autonomia e diventano più forti con le immagini. Amo la musica che si sviluppa nel tempo, è una delle poche arti che ha bisogno del tempo per esprimersi”.
Il Maestro era un grande amico della Polizia di Stato. Negli anni ci ha dimostrato vicinanza e affetto prendendo parte a tanti nostri eventi (Foto). Lo ricordiamo, di recente, presente al Teatro alla Scala a Milano nell’anno del suo novantesimo compleanno, coinciso con le celebrazioni dei 90 anni della nostra Banda Musicale, che egli stesso aveva definito “una vera orchestra di fiati”.
Nell’occasione il capo della Polizia Gabrielli aveva sottolineato il grande valore di avere come ospite in sala il maestro Morricone e l’orgoglio con cui i nostri orchestrali hanno portato in tutto il mondo la sua musica.
Il maestro Direttore Maurizio Billi lo ricorda con emozione e grande stima.
“Un filo doppio mi legava a lui, l’amicizia personale e quella professionale. L’Incredulità della sua scomparsa si associa ai tanti ricordi personali come uomo e come immenso artista. La sua profonda onestà intellettuale e la sua riservatezza accompagnano questi ricordi. Ogni volta che mi intrattenevo con lui avevo la percezione di un arricchimento, non solo professionale ma anche umano, che passava attraverso le sue parole, i suoi silenzi e le sue considerazioni sempre controllate e mai eccessive. E alla fine di ogni incontro Pensavo “Quanta grandezza dietro questa disarmante semplicità“.
Prosegue Billi “L’ultima volta che ho incontrato il Maestro, poche mesi fa, ebbi il privilegio di ascoltare una sua ultima composizione nello studio della sua abitazione. Dopo l’ascolto gli chiesi: come fai a scrivere musica così bella, sempre? Mi rispose: la semplicità è l’essenza delle cose belle”.
Grazie Maestro, per il dono ‘semplice’ e immenso che hai fatto all’intera umanità e che sempre accompagnerà le nostre emozioni.
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