La Polizia di Stato ricorda l'appuntato Renato Barborini
Renato Barborini era un giovane appuntato di 27 anni quando, il 6 febbraio del 1977, insieme al maresciallo Luigi D’Andrea, fermò per un controllo un’auto con tre giovani a bordo. Era un normale controllo, all’uscita del casello autostradale di Dalmine, sulla A4, in provincia di Bergamo; ma su quell’auto c’era Renato Vallanzasca con due dei suoi.
Appena fermi i banditi estrassero le armi e aprirono il fuoco sugli agenti della Stradale. Renato e Luigi ebbero la forza di rispondere al fuoco, uccidendo a loro volta uno dei banditi e ferendo il capo della banda, ma fu l’ultima cosa che fecero prima di crollare a terra privi di vita.
Questa mattina la Polizia di Stato ha reso omaggio alla memoria dell’appuntato di pubblica sicurezza Renato Barborini, intitolando a suo nome il nuovo distaccamento di Predazzo (Trento) della Polizia stradale.
Alla cerimonia erano presenti i familiari del poliziotto caduto, il questore di Trento Claudio Cracovia, il direttore del Servizio polizia stradale Paolo Maria Pomponio, il dirigente del Compartimento Trentino-Alto Adige Giancarlo Sant'Elia, il commissario del Governo per la provincia di Trento Sandro Lombardi e diverse autorità locali.
Entrambi i caduti sono stati insigniti della Medaglia d’oro al Valore civile, mentre altre strutture della Stradale erano già state intitolate al maresciallo D’Andrea.