Truffa nella compravendita di auto di lusso, 11 arresti
Vendevano auto di particolare valore a prezzi molto vantaggiosi senza poi consegnarle agli acquirenti.
Al termine dell’indagine della Polizia stradale di Rovigo e Vicenza, denominata “Viralcars”, sono state arrestate undici persone, dieci delle quali sono finite in carcere e una ai domiciliari, mentre altre due sono state interdette all’esercizio di attività d’impresa; sequestrati anche 13 conti correnti e beni per oltre 700mila euro. Gli arresti sono stati effettuati a Pordenone, Padova, Treviso, Venezia, Piacenza e Pescara.
In totale sono 18 le persone indagate perché coinvolte nelle truffe legate alla compravendita di autovetture. Decine le vittime dei raggiri con ingenti danni economici stimati superiori a 600mila euro.
L’associazione criminale ha sfruttato a proprio vantaggio il periodo di lockdown imposto dalla pandemia, operando attraverso Internet, senza che gli acquirenti potessero approfondire le verifiche sui veicoli a cui erano interessati.
Alle auto, fittiziamente messe in vendita e già immatricolate in Italia, erano state tolte le targhe e cancellati i numeri di telaio riportati nelle diverse parti visibili del veicolo. Grazie poi alla pubblicizzazione su diversi siti Internet, il gruppo criminale ha potuto truffare persone di più regioni del nord e del centro Italia.
L’attività investigativa è iniziata dopo un anomalo tentativo di immatricolazione di due auto, segnalato della motorizzazione civile di Rovigo. I successivi accertamenti portavano la Polizia stradale ad un controllo di una concessionaria auto di Occhiobello (Rovigo). L’esercizio commerciale, poi risultato intestato ad un prestanome, nei giorni immediatamente successivi chiudeva, svuotando i locali.
Dopo questo episodio i criminali non hanno interrotto la loro attività truffaldina, continuando a vendere all’estero auto acquisite da società di noleggio o in leasing, danneggiando così le ditte del settore.
In caso di acquisto di un’auto, la Polizia stradale consiglia di usare molta cautela, soprattutto in caso di veicoli proposti a prezzi troppo vantaggiosi rispetto al valore di mercato.
In particolare la Stradale suggerisce di visionare sempre il numero di telaio per poter fare le opportune verifiche e di pagare attraverso bonifico bancario, nel quale la causale dovrà contenere, oltre l’indicazione di saldo autovettura, numero di targa e di telaio, anche la dicitura “salvo diritto di recesso” in modo tale che la banca versi al venditore il denaro solo una volta trascorsi i 14 giorni nei quali è ammesso il ripensamento da parte del compratore.