Poliziamoderna: il numero di dicembre
Il numero di dicembre di Poliziamoderna dedica la copertina e il primo piano alla violenza di genere in occasione del 25 novembre.
Ad aprire il focus un ampio articolo in cui il direttore centrale anticrimine Francesco Messina parla dell’importanza della prevenzione e del lavoro di squadra. La misura dell’ammonimento del questore, assieme al protocollo Zeus che consente un percorso di recupero per il maltrattante, hanno concorso alla diminuzione del 26 per cento dei femminicidi.
A seguire un approfondimento su come i laboratori della Polizia scientifica, grazie a sofisticate tecnologie, arrivano a identificare il profilo genetico dell’autore di una violenza sessuale.
Il primo maggio del 1985, sull’autostrada Roma-L’Aquila, Giovanni Di Leonardo, poliziotto della Stradale, venne barbaramente ucciso, mentre il suo collega di pattuglia, Pierluigi Turriziani, riportò ferite gravissime: un delitto rimasto impunito finché, 35 anni dopo, Roberto Marini, ispettore della Digos di Roma, ha ripreso in mano il caso e, anche se in pensione e grazie ad un lavoro di equipe, è riuscito ad assicurare il colpevole alla giustizia.
Il servizio dell’Attualità di questo mese racconta la storia di un cold case, fatto di piccoli indizi, impronte conservate per decenni e tenacia di una squadra che non ha mai mollato l’osso.
L’inserto è dedicato alle Istituzioni con sede a L’Aia, città della pace, con approfondimenti su Europol, Eurojust e Corte penale internazionale.
All’interno di quest’ultima abbiamo intervistato Rosario Aitala, uno dei giudici protagonisti delle istruttorie più importanti dei 20 anni di vita della Corte: Ucraina, Repubblica Centrafricana, Afghanistan, Darfur.
Scoprite come abbonarvi e sostenere il piano "Marco Valerio", che aiuta i poliziotti con figli gravemente malati.