Truffa ad anziana con la "tecnica del nipote", due arresti a Cassino
Gli agenti della Polizia stradale di Cassino hanno arrestato due persone, un uomo e una donna, con l’accusa di essere gli autori di una truffa ai danni di una persona anziana.
I due sono stati bloccati lungo l’autostrada A1, che stavano percorrendo a grande velocità. Per questo motivo una pattuglia della Stradale di Cassino ha deciso di procedere ad un controllo.
Dopo un breve inseguimento i poliziotti sono riusciti a fermare l’auto, a bordo della quale c’erano un uomo e una donna che, poco prima, si erano liberati di un involucro di cellophane.
I due si mostravano evidentemente nervosi e davano risposte contraddittorie circa i motivi del loro viaggio e sul perché di tanta fretta.
Dai controlli effettuati è risultato che l’uomo e la donna avevano precedenti di polizia, per questo i poliziotti hanno deciso di procedere alla perquisizione personale e del veicolo.
Anche la busta di cui si erano liberati è stata recuperata e al suo interno sono stati trovati numerosi monili d’oro, mentre nelle tasche dell’uomo c'erano altri oggetti preziosi e 800 euro in contanti.
Da accertamenti successivi è emerso che poco prima era stata messa a segno una truffa ai danni di una signora anziana.
Si trattava della classica “truffa dell’incidente al nipote”: la vittima aveva ricevuto una telefonata da una persona che si era qualificata come maresciallo dei carabinieri. L’uomo comunicava alla signora che il nipote aveva provocato un incidente stradale e che sarebbe stato denunciato con la sospensione della patente. L’unico modo per evitare queste conseguenze sarebbe stato quello di pagare una certa somma, anche con oggetti di valore.
Spaventata e disorientata, la vittima aveva accettato di consegnare denaro, oggetti preziosi e il bancomat con il relativo Pin, ad una donna di nome Maria, che poi si è presentata a casa dell’anziana.
La donna fermata dalla Stradale è stata riconosciuta dalla vittima come la Maria che si era presentata a casa sua a prelevare il bottino.
L’autorità giudiziaria ha disposto per i due truffatori gli arresti domiciliari, mentre la refurtiva è stata riconsegnata alla signora.
Ricordiamo a tutti di stare sempre attenti e diffidare degli sconosciuti, anche se millantano l’appartenenza alle Forze dell’ordine, soprattutto al telefono.
Parliamone con i nostri anziani e sensibilizziamoli su questi argomenti. Raccomandiamo loro di segnalare qualsiasi richiesta sospetta o inconsueta, e in caso di dubbi non devono esitare a chiamare il Numero unico di emergenza 1 1 2 (Nue) per chiedere l’intervento della Polizia.
Per conoscere le tipologie di truffe maggiormente utilizzate dai criminali potere consultare la pagina sul nostro sito dedicata proprio a questo argomento.
Debora Mecchia
(modificato il 14/03/2023)