Oscad: Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia

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oscad rizziSi celebra oggi la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni unite, che si ricorda dal 2004 il 17 maggio di ogni anno, con lo scopo di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno della discriminazione legata agli orientamenti sessuali e all’identità di genere.

La data è stata scelta per ricordare la decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità che, il 17 maggio 1990, derubricò definitivamente l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali, definendola semplicemente come una “variante del comportamento umano”.

Questo ha progressivamente indotto gli ordinamenti dei paesi occidentali a decriminalizzare certe condotte e a riconoscere i diritti delle persone omosessuali, declinando la condizione di omosessualità, in ambito giuridico, in tutela dell'orientamento sessuale, intesa come condizione personale rispetto alla quale, al pari della razza, del genere, della lingua, dell'orientamento religioso o delle opinioni politiche, vige il principio di non discriminazione.

Dal 2010 in Italia è attivo l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), organismo della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza, istituito dall’allora capo della Polizia Antonio Manganelli per dare voce e dignità a chi è bersaglio di crimini e discorsi d’odio.

oscadSi tratta di un organismo interforze, che ha lo scopo di migliorare la risposta operativa della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri nella prevenzione e nel contrasto dei reati di matrice discriminatoria.

I crimini dell’odio sono reati contro la persona o contro il patrimonio accompagnati da un pregiudizio su di una caratteristica identitaria della vittima (fede religiosa, origine etnica o “razziale”, orientamento sessuale, identità di genere, disabilità, lingua), che violano i diritti fondamentali e la dignità umana.

L’Osservatorio ha l’obiettivo di agevolare le denunce, in modo da contrastare efficacemente il fenomeno del c.d. under-reporting (ossia la difficoltà delle vittime di denunciare) e, quindi, favorire l’emersione di crimini e sofferenze che vengono spesso nascosti per paura di ritorsioni, per vergogna, per senso di colpa.

L’Oscad può essere contattato da chiunque (istituzioni, associazioni o privati cittadini), anche in forma anonima, attraverso l’indirizzo mail dedicato oscad@dcpc.interno.it.

Chiunque voglia acquisire maggiori informazioni può visitare la pagina dedicata sui siti internet della Polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri, nonché sul sito del ministero dell’Interno dove, accanto alle molteplici attività dell’Osservatorio, sono resi disponibili i dati relativi alle segnalazioni gestite, nonché gli ulteriori dati che vengono annualmente comunicati all’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa).

Il contrasto a questi reati richiede una formazione mirata degli operatori che rappresenta il cuore della missione istituzionale dell’Oscad e la principale risorsa per incrementare la capacità di risposta operativa al fenomeno del c.d. under-recording, vale a dire la difficoltà delle Forze di polizia di riconoscere la matrice discriminatoria dei reati. Dal 2010 ad oggi l’Osservatorio ha formato 47.000 operatori e gestito oltre 5.000 casi.

Concludiamo con le parole del presidente dell’Oscad, il Direttore centrale della polizia criminale Vittorio Rizzi, che descrivono l’essenza dell’organismo: “La storia dell’umanità è costellata da tante forme di discriminazione. La cultura è l’antidoto più potente per combattere l’ignoranza di chi ha paura del diverso, di chi si chiude negli stereotipi e non sa guardare oltre. Le Forze di polizia giocano un ruolo centrale nell’arginare ogni forma di intolleranza prima che degeneri in sofferenza, violenza e abusi”.

 

17/05/2023