Bolzano: firmato "Protocollo Zeus" tra Questura e Cipm Triveneto
Siglato a Bolzano un protocollo d’intesa tra la Questura e il Centro italiano per la promozione della mediazione (Cipm) per il contrasto alla violenza di genere, agli atti persecutori e al cyberbullismo.
Si tratta del “Protocollo Zeus”, uno strumento adottato dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato del Dipartimento della pubblica sicurezza, nell’ambito delle strategie finalizzate alla prevenzione e contrasto della violenza di genere.
Il documento, firmato dal questore Andrea Valentino e dal presidente del Cipm Triveneto Giacomo Pelosato, prevede che vengano formalizzate le procedure per l’invio, da parte della Divisione anticrimine della questura di Bolzano, dei soggetti “maltrattanti”, autori cioè di atti persecutori e cyberbullismo, destinatari dell’ammonimento del Questore, a specifici programmi di recupero sociale e, in particolare, presso il Cipm Triveneto.
L’ammonimento del questore è uno strumento che ha la finalità di scoraggiare atteggiamenti persecutori o gravemente minacciosi che, se ancora non integrano condotte da reato, potrebbero degenerare e preludere condotte illecite gravi.
Con l’ammonimento la persona responsabile di atti persecutori, violenza fisica o cyberbullismo, viene informata della possibilità di sottoporsi volontariamente a un programma di prevenzione organizzato dai servizi del territorio. Tali interventi preventivi rivolti all’autore degli atti di violenza, sono complementari a quelli effettuati a sostegno delle vittime.
Il protocollo sottoscritto oggi con il Cipm Triveneto segue un altro analogo siglato con la Caritas di Bolzano lo scorso 4 aprile.
Il “Protocollo Zeus” è una delle tante iniziative della campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”.