Il report del Servizio analisi criminale sulle donne vittime di violenza
Il Servizio analisi criminale della Direzione centrale polizia criminale ha pubblicato il report “8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Donne vittime di violenza”.
Il documento è stato realizzato in collaborazione con la Lega pallavolo serie A femminile, le cui giovani campionesse hanno arricchito il lavoro con le loro testimonianze sul valore dello sport per promuovere un’effettiva parità di genere.
Scopo del report è quello di fornire un contributo di analisi sui dati disponibili nel quadriennio 2020/2023, per consentire un’effettiva comprensione del fenomeno.
L’approfondimento si apre con l’esame dei cosiddetti reati spia, vale a dire tutti quei delitti che sono ritenuti i possibili indicatori che possono far presagire una possibile violenza di genere (come i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori – c.d. stalking – la violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme), prosegue con l’analisi dei dati relativi all’applicazione delle disposizioni del Codice rosso, per concludersi con un dettaglio sul più tragico dei dati, rappresentato dagli omicidi di donne, con un focus su vittime e autori e sulle relazioni tra loro intercorrenti.
I dati rilevati forniscono conferma della rilevanza del problema, e, in particolare, emerge per il Codice rosso, un tendenziale aumento dei reati nel quadriennio di riferimento.
L’obiettivo della pubblicazione è quello di fornire un contributo che si fondi su un’approfondita analisi dei dati disponibili, in linea con i compiti del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza, che rappresenta il polo per il coordinamento informativo anticrimine e per l’analisi strategica sui fenomeni criminali, attraverso i dati di tutte le Forze di polizia, sempre in prima linea nella lotta alla violenza di genere.
L’invito rivolto a tutte le donne, anche alle più giovani, è quello di non sottovalutare mai nessun segno di violenza psicologica, economica, fisica, di cui sono vittime e di chiedere aiuto per uscire dalla condizione di isolamento e soggezione in cui si trovano.
Le Forze di polizia, che possono essere contattate presso tutti gli uffici e reparti sul territorio nazionale o attraverso il Numero unico di emergenza – Nue 112, sono pronte ad accoglierle, così come la rete di servizi socio-sanitari pubblici e privati che vengono attivati attraverso il numero antiviolenza e anti-stalking 1522.