San Michele: tutti in piazza a Trieste

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Un momento della esibizione dei cinofili a TriesteDomenica mattina in piazza dell'Unità d'Italia c'è stato molto di più del solito "liston", così come sono soliti indicare i triestini quell'andare avanti e indietro nel centro della città (insomma il cosiddetto "struscio" di altre città d'Italia).

Dal primo cappuccino fino all'ultimo aperitivo che anticipa il pranzo domenicale, la cittadinanza si è riversata tutta in piazza dove ad attenderla c'era tanta polizia in festa, per la celebrazione del Santo Patrono: San Michele Arcangelo.

E quale migliore modo per celebrarlo, se non aprendo le "porte di casa" per accogliere tutti i visitatori con un assaggio delle cose migliori? E così, per questa ricorrenza, la Polizia di Stato ha portato a Trieste il meglio delle proprie tecnologie e mezzi per mostrarli a chi non è del mestiere, con una visita agli stand che occupano gli angoli della piazza.

Regina tra gli spazi espositivi è stata la Lamborghini Gallardo, donata nel 2004 dalla casa di Sant'Agata Bolognese alla polizia stradale per quella speciale strumentazione allestita nell'abitacolo dell'auto che permette, grazie anche all'alta velocità, di trasportare con rapidità e sicurezza organi umani da trapiantare. La Lamborghini è stata gettonatissima dai bambini e non solo, offrendo la speciale occasione di mettersi in posa vicino all'auto anche solo per un attimo, quanto basta a fotografarlo per sempre nei ricordi e nelle immagini.

La partecipazione massima si è raggiunta con le esibizioni di alcuni reparti speciali della polizia, e quando la scientifica ha iniziato a simulare le operazioni che si compiono sulla scena di un delitto. In molti sono corsi a farsi spazio tra la folla per raggiungere la prima fila, e non rischiare di perdere neanche un passaggio. "Perché qui posso vedere veramente, invece nei film polizieschi è tutto finto" dichiara raggiante Alessandro, aggiungendo: "voglio fare anch'io queste indagini", a soli 12 anni è già tutto pieno di certezze.

Gli uomini della Scientifica dei gabinetti di Padova e Trieste hanno allestito un vero set riproducente una camera da letto con la vittima riversa sul letto e un coltello insanguinato sul pavimento. Mentre gli operatori in tuta bianca e mascherina analizzavano i reperti, il pubblico attento ha appreso anche che ogni cosa presente intorno al luogo di un delitto è fondamentale per scoprire il colpevole, perfino gli eventuali insetti che si possono ritrovare sul cadavere hanno storie utili da raccontare per lo sviluppo delle indagini.

Come accade anche per la scrittura sui fogli, che lascia impronte determinanti sugli altri bianchi sottostanti. "Proprio così fu scoperto il serial killer di Padova nel 2001" racconta l'ispettore Enrico Savoldi, "quando in una perquisizione a casa del killer, Michele Profeta, fu ritrovato il block notes sul quale aveva scritto la sua richiesta di riscatto di 12 miliardi delle vecchie lire". Fu dall'analisi effettuata con speciali apparecchiature sul calco della scrittura lasciata sui fogli bianchi, a far risalire a lui come colpevole.

Grande attrazione e spettacolarità hanno riscosso anche le esibizioni dei Cinofili e della squadra nautica di La Spezia con il salvataggio a mare rappresentato nello specchio d'acqua proprio di fronte alla piazza.

Ma per chi ha perso gli appuntamenti di domenica, c'è la possibilità di vederli replicati anche nel pomeriggio di oggi, dalle 16.00 alle 19.00: stessa piazza, stesso mare!

27/09/2009
(modificato il 28/09/2009)