A Roma la riunione annuale degli Esperti per la sicurezza
Si è conclusa oggi a Roma, presso la Scuola di perfezionamento interforze per le Forze di polizia, la riunione annuale della rete degli Esperti per la sicurezza, che ha riunito nella Capitale, per tre giorni, il personale delle Forze di polizia italiane in servizio presso le rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.
Alla giornata conclusiva hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani, nonché i Comandanti generali dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Durante la riunione è stata sottolineata l’importanza della collaborazione e della sinergia tra il Dipartimento della pubblica sicurezza a livello interforze e il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, pilastro fondamentale per il buon esito e il successo di tutte le iniziative nello sviluppo di strategie comuni e nella condivisione di informazioni importanti per la tutela del Paese.
Durante l’evento, il direttore centrale della Polizia criminale Raffaele Grassi, ha illustrato i risultati conseguiti nel 2024 dal sistema operativo del law enforcement interforze italiano, successi frutto di una stretta collaborazione nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia, sostenuta dalla costante attività della rete degli Esperti per la sicurezza, risorsa strategica che copre 94 Paesi e integra competenze multidisciplinari.
Tra i principali traguardi del 2024 si segnalano:
- 602 estradizioni di criminali ricercati a livello internazionale.
- Il rintraccio all’estero di 1.276 persone (di cui 974 minori) per le quali era stata denunciata la scomparsa in Italia, e di 545 persone (244 minori) per le quali era stata denunciata la scomparsa in Europa.
- 120 latitanti arrestati in Italia e all’estero per gravi reati contro la persona e criminalità organizzata; 25 per terrorismo e armi; 229 per reati finanziari.
- Beni per un valore di oltre 1,5 milioni di euro sequestrati e beni per 407 milioni di euro confiscati anche grazie al network europeo dell’Asset recovery office (Aro).
Sul punto, per i risultati ottenuti, l’Italia, attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, è entrata a far parte dell’organo di governance della rete Enfast, piattaforma operativa per lo scambio di informazioni e concernente la cattura dei ricercati in ambito internazionale.
Nel corso del 2024, i funzionari e gli ufficiali della Direzione centrale della polizia criminale e della Direzione centrale per i servizi antidroga hanno partecipato a oltre 300 riunioni internazionali presso Europol, Interpol e altri forum di sicurezza globale, contribuendo allo sviluppo di strategie e alleanze innovative.
Tra i progetti di maggior rilievo condotti:
- progetto “I-CAN”, iniziativa che si modula su direttrici diverse per contrastare le proiezioni della ‘Ndrangheta su scala internazionale e che vede la partecipazione di 20 Paesi in Europa, nelle Americhe e nel Pacifico. Tale cooperazione ha consentito, dal 2020 ad oggi, di trarre in arresto 102 persone, di cui 51 latitanti.
- “Silver Notice”, la cui fase pilota vede la partecipazione di oltre 50 Paesi e che consiste nell’individuazione di patrimoni illecitamente accumulati attraverso lo scambio di informazioni finanziarie teso all’apprensione di beni criminali, diffondendo così nel mondo l’esclusiva cultura investigativa italiana nell’aggressione ai cespiti indebiti accumulati dalle organizzazioni criminali.
- Progetto “Identity”, in via di implementazione e avviato lo scorso anno, finalizzato al rafforzamento delle capacità di acquisizione e conservazione dei dati biometrici da parte delle Forze di polizia di Gambia, Senegal e Costa d’Avorio, paesi maggiormente coinvolti dalle dinamiche migratorie.
- Empact “High risk criminal networks” che si prefigge di contrastare i principali gruppi criminali europei dediti al grande crimine organizzato, attraverso anche la diffusione e lo sviluppo della cultura italiana nell’approccio amministrativo antimafia.
- Progetto regionale Eu4Fast dedicato al contrasto all’immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani con una sua sede a Sarajevo (Bosnia & Erzegovina) di recente inaugurazione, che si propone quale centro di studio, analisi e raccordo operativo a sostegno di quelle polizie.
Numerose le iniziative in materia di prevenzione, a livello interforze tra cui i pattugliamenti congiunti (tra Forze di polizia italiane ed estere) che hanno contribuito in modo significativo a creare ambienti più sicuri nelle principali località turistiche estive in Albania, Croazia, Francia, Montenegro, Polonia, Portogallo e Spagna. Nell’ottica di accrescimento ulteriore dei livelli di sicurezza, lo scorso 19 novembre sono stati altresì avviati, con la Polizia del Canton Ticino, i pattugliamenti congiunti sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano, con la partecipazione di unità della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.
Nel 2024 sono stati dieci i nuovi accordi di cooperazione e protocolli operativi stipulati con altri Paesi, rafforzando la posizione dell’Italia nello scenario globale della sicurezza e risultano oggi in negoziazione, da parte della Direzione centrale per i servizi antidroga, 23 ulteriori protocolli di intesa di cui sei avviati nell’ultimo anno.
In materia di contrasto al narcotraffico, la Direzione centrale per i servizi antidroga ha coordinato 62 operazioni con proiezioni internazionali, 44 delle quali ancora in corso, che hanno consentito il sequestro in Italia di sette tonnellate di sostanze stupefacenti, di cui il 94 per cento provenienti da quei Paesi che vedono la presenza stabile degli Esperti per la sicurezza.
L’incontro si è concluso con un richiamo alle nuove sfide globali, come il cybercrime, le piattaforme di comunicazione criptata, le criptovalute e l’intelligenza artificiale.
Il ruolo degli Esperti per la sicurezza sarà cruciale per anticipare e affrontare questi fenomeni, promuovendo, al contempo, la cultura della sicurezza e strategie innovative su scala internazionale.