Torino: confisca della polizia ai nomadi truffatori
La Divisione polizia anticrimine della questura di Torino ha confiscato ieri un patrimonio di 15 milioni di euro a due famiglie di nomadi: i "Riviera-Diglaudi" di Montalenghe, una località a nord di Torino e i "Cena" di Nichelino, nella periferia del capoluogo piemontese.
Le due famiglie avevano messo su un vero "business della truffa", raggirando negli anni centinaia di anziani che abitavano in queste zone. Come?
Bussavano alla porta di casa della vittima prescelte spacciandosi per poliziotti o carabinieri ma anche per impiegati delle poste, e con un pretesto di pagamento imminente riuscivano ad incassare somme di denaro contante, se non perfino i codici bancari, che gli anziani affidavano ai truffatori per prelevare i presunti importi non ancora dovuti.
L'attività fruttava talmente bene da riuscire a comprare ville, appartamenti di lusso e auto di grossa cilindrata attingendo a diversi conti correnti intestati alle due famiglie.
Sono proprio questi i beni che gli uomini della polizia diretti dal primo dirigente Alberto Mellano hanno potuto sequestrare, grazie alle nuove norme di prevenzione patrimoniale, che consentono di "colpire" subito le persone che si sono arricchite attraverso attività criminali.
Alla confisca seguiranno, dopo gli accertamenti delle responsabilità dei fatti, gli arresti dovuti.