Mafia : in carcere i boss di Alcamo
Agenti della Squadra
mobile di Trapani e del commissariato di Alcamo hanno arrestato, questa mattina, dieci persone accusate di associazione mafiosa, estorsione,
detenzione illegale di armi ed esplosivi e ricettazione.
Tra gli arrestati anche due donne: Anna Maria Accurso, moglie del capo mandamento detenuto Antonino Melodia, e Anna Greco, figlia di uno degli
arrestati. Accurso si occupava di ricevere e conservare i soldi incassati dalle estorsioni mentre Greco era incaricata di recapitare le lettere con
le richieste di pizzo e riscuotere il denaro dalle vittime del racket.
Sono numerosi i danneggiamenti e le estorsioni scoperte dalla polizia: ai taglieggiamenti, venivano sottoposti concessionarie di auto e imprese con
richieste che andavano dai 10 mila euro fino ai 200 mila.
L'indagine della polizia ha permesso di ricostruire l'organizzazione mafiosa di Alcamo, controllata dalla storica famiglia dei Melodia, legata al boss latitante Matteo Messina Denaro. Per anni hanno combattuto una lotta fratricida per il controllo del mandamento: Diego e Nicolò Melodia, esponenti storici della mafia di Alcamo, si sono contesi i guadagni del racket delle estorsioni e la gestione degli affari illeciti della zona. Nicolò Melodia, inoltre, dopo l'arresto dei due figli Antonino e Ignazio, ha assunto il ruolo di capo della famiglia di Alcamo. Il fratello Diego ha invece tentato di spodestarlo accaparrandosi il controllo del racket grazie a Lorenzo Greco, già condannato per favoreggiamento mafioso e detenzione di armi, e Felice Vallone, da poco scarcerato dopo una condanna per mafia.