Droga: una telefonata incastra i pusher
Tutto è partito da una telefonata del figlio ascoltata dall'anziano padre: in quella telefonata l'uomo parlava di dove e come incontrarsi con un ipotetico "personaggio" per scambiarsi la droga.
Il padre, senza un minimo di esitazione, si è rivolto alla polizia che ha iniziato le indagini che hanno portato all'arresto di cinque persone e una sesta è ancora ricercata.
È successo a Roma e l'indagine della Squadra mobile "Pater familias", che si è conclusa stamattina, è iniziata più di un anno fa a seguito di quella telefonata.
Il padre, un commerciante d'arte, ha raccontato alla polizia che il figlio gli chiedeva soldi in maniera pressante per comprare droga tanto che lui è stato costretto a vendere le sue opere d'arte per rispondere alle continue richieste del figlio.
Il ragazzo all'inizio è stato invogliato al consumo di cocaina offerta a basso costo, poi le richieste degli spacciatori sono diventate sempre più pressanti; per far fronte alle spese l'uomo ha cominciato a pagare la droga anche con oggetti di valore di oltre 10 mila euro.
La Squadra mobile di Roma è riuscita a scoprire tutta la rete di spacciatori che vendevano la droga nei quartieri capitolini di Romanina, Torpignattara e Castelli Romani. Gli arrestati sono tutti italiani, tutti pregiudicate tranne una che lavorava in una grande casa automobilistica dove, tra l'altro, spacciava droga. Quindici sono state le perquisizioni effettuate e diversi chili di droga sono stati sequestrati nel corso dell'indagine.