Catania: colpiti i beni della criminalità organizzata.

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La Polizia di Stato di Catania, nell’ambito delle attività istituzionali mirate al contrasto della criminalità organizzata operante nel territorio di questa provincia, finalizzate in particolare all’aggressione dei beni illecitamente conseguiti dai soggetti socialmente pericolosi,  ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro ai fini di confisca, disposto dal  Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione –  nei confronti 52enne, pluripregiudicato in atto detenuto, più volte sottoposto a misure di prevenzione personali e patrimoniali, appartenente alla cosca mafiosa “Cappello- Carateddi”. Tale decreto di sequestro scaturisce dalla proposta avanzata dal Questore di Catania al Presidente del locale Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti del suddetto, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per anni cinque. In particolare, il Tribunale di Catania M.P., accogliendo la proposta del Questore, ha disposto il sequestro di prevenzione di n.3 appartamenti, n.18 veicoli, di una società a responsabilità limitata semplificata a socio unico, intestata alla figlia, operante nel settore dei trasporti conto terzi, e di numerosi rapporti finanziari, tutti riconducibili al predetto. Gli appartamenti, in particolare, sono stati trovati con arredi molto ricchi e sfarzosi con pareti a foglie dorate ed elementi di elevato pregio. L’indagine patrimoniale ha inoltre evidenziato la sproporzione tra i redditi formalmente dichiarati dal soggetto e dal suo nucleo familiare nell’ultimo decennio e i beni acquisiti, ed è stata  accertata la disponibilità diretta e indiretta in capo al predetto di beni immobili, mobili registrati e di una società, frutto di guadagni illeciti. Dall’analisi del profilo criminale, emerge la figura di un soggetto socialmente pericoloso, più volte sottoposto a misure di prevenzione, con una spiccata capacità a delinquere, come dimostrano i numerosissimi episodi delittuosi, e le relative condanne definitive, di cui si è reso responsabile sin dalla minore età, molti dei quali di rilevante allarme sociale, quali omicidio, ricettazione, sequestro di persona, rapine, armi e l’appartenenza alle organizzazioni mafiose “Santapaola” prima, e “Cappello” per ultimo, come dimostrato dalle numerose operazioni in cui lo stesso è stato coinvolto (“Orsa Maggiore”, “Fiducia 2” e “Revenge”). Fondamentali sono state le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia che lo hanno rappresentato come personaggio di spicco legato alle attività delle estorsioni e degli stupefacenti nel quartiere “Monte Po”, definendolo “uomo d’onore”. Lo stesso nel mese di agosto u.s. era stato già arrestato da personale della Questura di Palermo, per la violazione delle prescrizioni connesse alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S., in quanto trovato in quel Comune senza preventiva autorizzazione, e per resistenza e violenza a P.U. Nello specifico, veniva rintracciato presso l’hotel-Villaggio “Torre Normanna” di Altavilla Milicia (PA), ove stava trascorrendo un periodo di vacanze con i familiari in concomitanza con l’imminente  festività di “ferragosto”. Personale della Polizia di Stato intervenuto, lo ha tratto in arresto, oltre che per la violazione della Sorveglianza Speciale di P.S., per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il valore presunto complessivo dei beni sottoposti a sequestro, ai sensi del D. Lgs. 159/2011 e succ.mod., ammonta a circa un milione e cinquecentomila euro.

 

 

 

27/10/2017
(modificato il 09/11/2017)
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