Cold case: infermiera uccisa, ritrovato il cadavere
Maria Teresa Dell'Unto, un'infermiera del policlinico "Gemelli" di Roma sparisce nel nulla nell'ottobre del 2001. Il 28 ottobre di quest'anno la Polizia arresta il suo assassino e dalle ulteriori indagini, svolte dopo questo evento, vengono ritrovati anche i resti della poveretta.
È uno dei casi risolti della sezione dei casi irrisolti della Squadra mobile di Roma. La sezione, che come nella fiction "Cold case", ha rispolverato la storia riesaminando il caso e ascoltando nuovamente i testimoni.
Otto anni fa Maria Teresa Dell'Unto, 58 anni, lascia l'auto in un parcheggio poco distante dalla stazione ferroviaria di Anguillara Sabazia (in provincia di Roma) per andare al lavoro, ma da quel momento di lei si perdono le tracce.
Alla famiglia giunge, dopo qualche giorno, la fede nunziale in una busta sigillata e due telegrammi rassicuranti da Torino che lasciano pensare ad un allontanamento volontario. In tutti questi anni nessuno dei suoi cari ha mai creduto a questa ipotesi.
Dalle ultime indagini spuntano invece nuovi indizi di colpevolezza che per gli investigatori portano tutti ad Angelo Stazzi, anche lui all'epoca dei fatti infermiere al "Gemelli", che era già stato indagato per la scomparsa della donna e poi prosciolto nel 2005 per assenza di prove e per il mancato ritrovamento del cadavere.
L'inchiesta riaperta ha portato a scoprire il movente che ha spinto l'assassino a eliminare la signora Dell'Unto, il denaro. La signora Dell'Unto, amica intima dell'infermiere, prestava dei soldi a quest'ultimo in continuazione.
Uccisa per nove milioni di lire. Nei giorni scorsi, finalmente, i resti della donna sono stati dissotterrati proprio vicino al luogo dove era stata ritrovata la sua auto nei giorni successivi alla scomparsa.