Minacce mafiose: la polizia per la sicurezza dei liberi professionisti

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Il capo della Polizia Antonio ManganelliIl Viminale scende in campo per contrastare le intimidazioni e le ritorsioni della criminalità organizzata nei confronti di commercialisti e avvocati. Nasce oggi, grazie alla firma di un protocollo d'intesa, un osservatorio per tenere sotto controllo le minacce mafiose verso i liberi professionisti che svolgono incarichi per l'autorità giudiziaria.

L'accordo tra il capo della Polizia Antonio Manganelli, il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili Claudio Siciliotti e il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa è stato siglato questa mattina presso la sede romana dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, presente insieme al sottosegretario Alfredo Mantovano, nel sottolineare l'importanza di questo accordo, "primo nel suo genere" ha ribadito che l'affermazione dei principi di legalità e giustizia passa sia attraverso l'attività di tutte le forze dell'ordine che attraverso l'attività quotidiana di tutti coloro che svolgono funzioni istituzionali. "È difficile identificare quali sono i rischi reali per chi svolge attività professionale" ha detto il Ministro chiarendo l'importanza dell'intesa che permette alle forze dell'ordine di sapere dove sono i problemi e ad avvocati e commercialisti di svolgere l'attività in piena sicurezza.

"Abbiamo visto questo partenariato coerente con la linea che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sta portando avanti: mettere intorno a un tavolo tutti coloro che possono dare un contributo alla sicurezza del Paese" ha dichiarato il capo della Polizia Antonio Manganelli.

L'osservatorio, presieduto dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza - direttore centrale della polizia criminale - Francesco Cirillo, si riunirà almeno una volta al mese per valutare - ha spiegato Manganelli - se ci sono pericoli e segnalazioni sul lavoro svolto dai professionisti. "Sarà costituito da esponenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e rappresentanti di avvocati e commercialisti. Avrà il compito di analizzare i fenomeni criminali che possono colpire questi professionisti e di approfondire le tematiche di settore".

Le intimidazioni avvengono per lo più nelle regioni ad alto rischio di criminalità organizzata e le associazioni mafiose colpiscono spesso i curatori fallimentari. L'iniziativa di oggi è nata anche per ricordare, come hanno ribadito Alpa e Siciliotti, i due commercialisti uccisi lo scorso anno in Calabria e Puglia nonché gli avvocati Giulio Ambrosoli e Enzo Fragalà assassinati durante lo svolgimento del loro lavoro.

- In collaborazione con Poliziamoderna. -

08/04/2010
(modificato il 12/04/2010)