Hai vinto: truffa via mail
Erano riusciti a convincere una coppia di sordomuti a versare 30 mila euro per riscuotere un'inesistente vincita di una lotteria inglese. La truffa però è stata fermata in tempo dalla polizia postale di Pescara.
Gli agenti sono stati contattati dal responsabile della sicurezza di una banca che segnalava un prelievo sospetto da parte di una loro cliente
sordomuta.
Per raggiungere la somma di 30 mila euro era necessario anche svincolare alcuni investimenti e pertanto la direttrice, che conosceva la cliente, le
aveva chiesto a cosa servissero tutti quei soldi; ma le spiegazioni ottenute erano state evasive.
Per questo la direttrice della banca aveva avvisato il responsabile della sicurezza che a sua volta si è messo in contatto con la polizia
postale.
A casa dei coniugi i poliziotti hanno scoperto che avevano ricevuto una e-mail nella quale si comunicava la vincita di 650 mila sterline in
una fantomatica lotteria tenutasi in Inghilterra.
I truffatori, per iniziare la pratica di accredito della somma, avevano già chiesto e ottenuto un pagamento di 700 euro che la coppia aveva
inviato, tramite un'agenzia di trasferimento di denaro, a un cittadino inglese. Gli altri 30 mila euro erano stati richiesti per le spese notarili
e altre pratiche burocratiche.
I truffatori si erano raccomandati di non dire nulla a nessuno, specialmente al personale della banca, altrimenti le tasse da pagare sarebbero aumentate.
Gli agenti hanno spiegato ai malcapitati che si trattava di una truffa e per questo hanno suggerito ai due di non inviare altro denaro e di
sporgere querela per quello che era successo.
la coppia, non ancora convinta che si trattasse di un raggiro, si sono messi in contatto con gli uomini della questura dell'Aquila che oltre a
confermare alle vittime quanto già gli era stato detto dagli agenti della polizia postale, hanno raccomandato loro di seguirne i
consigli.
Questo, spiegano gli specialisti della polizia postale, è l'esempio di un classico tipo di ''lotteria nigeriana'' nella quale la vittima,
per ottenere il denaro promesso deve anticipare delle spese per questioni burocratiche o tecniche.
Il malcapitato, fidando nella vincita, in genere anticipa queste spese rimanendo però a bocca asciutta.
(modificato il 12/04/2010)