Premio Palatucci: dai suoi gesti un messaggio attuale

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Foto di Giovanni PalatucciPer ricordare la figura eroica e generosa di Giovanni Palatucci, l'ultimo questore di Fiume, alla Scuola superiore di polizia di Roma, sono stati premiati i vincitori della VI e VII edizione del Premio alla sua memoria.

La cerimonia si è svolta alla presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni, del capo della Polizia Antonio Manganelli e di numerose altre autorità, tra cui il rabbino capo Riccardo Di Segni e il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna.

Durante la presentazione è stato proiettato il video della visita del capo della Polizia, Antonio Manganelli, a Dachau (Germania) all'ex campo di sterminio dove tra le migliaia di vittime ha trovato la morte a soli 36 anni il "Giusto tra le nazioni".

In quell'occasione il prefetto Manganelli ha reso "Un omaggio a un grande poliziotto che ricordiamo costantemente e che ha sintetizzato con il suo esempio i valori di solidarietà, di bene, di affetto, di vicinanza e di prossimità a cui cerchiamo di ispirare la nostra attività".

Il suo coraggio e il mettersi a disposizione degli altri, sacrificando la propria vita, è un messaggio che ancora oggi è di esempio. Padre Franco Stano, cappellano della Polizia di Stato, postulatore della causa di beatificazione, esprime come "attuale il suo sacrificio per gli altri per il valore e la straordinaria forza della coscienza, di carattere francescano, che lo ha guidato nel suo operato".

"La Polizia significa vita, quella vita che serve ad aiutare il prossimo, la povera gente": queste le parole pronunciate da Giovanni Palatucci ai suoi collaboratori pochi giorni prima della deportazione nel campo di concentramento.

Tra gli ospiti presenti alla cerimonia anche l'attore Sebastiano Somma interprete, spesso, di personaggi di grande umanità tra cui il questore Giovanni Palatucci nella fiction tv "senza confini" trasmessa da Rai 1. In una intervista rilasciata a "Polizia Moderna", la rivista della Polizia di Stato, ha definito Palatucci "un personaggio complesso, affascinante e pieno di valori. L'interpretare una figura così elevata non poteva che rimanermi dentro come attore, ma soprattutto come uomo".

"L'insegnamento e il comportamento eroico per noi, naturale per lui, e per il quale è in corso un processo di beatificazione, va seguito e trasmesso ai giovani". Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha ricordato Giovanni Palatucci, l'ultimo questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei dai campi di sterminio.

Il "Premio Palatucci"

Il Premio è stato istituito affinché il suo insegnamento rappresenti un messaggio ed un esempio di alto valore morale per tutto il personale della Polizia di Stato. Il riconoscimento consiste in una borsa di studio destinata ad appartenenti alla Polizia di Stato o ai loro figli autori di una tesi di laurea su argomenti relativi alla shoah, al razzismo, alla società multietnica e alle problematiche connesse al dialogo interreligioso.

La commissione che quest'anno ha selezionato le tre migliori tesi per ogni edizione, era composta da funzionari di polizia, da esponenti del mondo cattolico, ebraico e da vari giornalisti.

Dei sei vincitori uno ha trattato specificatamente di Palatucci, mentre gli altri hanno sviluppato i temi sul razzismo, sulle società multietniche e sulla libertà di religione.

La stessa commissione ha assegnato un premio, intitolato alla memoria del maresciallo Francesco Antonio Maione, diretto collaboratore di Giovanni Palatucci, anche a due scuole elementari di Roma.

I premi sono accompagnati dalle motivazioni che ne hanno determinato la vittoria.

15/04/2010
(modificato il 17/04/2010)