Lotta al crimine: Manganelli in Montenegro e in Macedonia
Il 19 e il 20 aprile il capo della Polizia, Antonio Manganelli, è in visita nei Balcani dove incontra i responsabili della sicurezza per perfezionare la collaborazione sui temi della criminalità organizzata, del traffico di droga, di armi e di esseri umani.
Gli incontri rientrano nella strategia italiana, delineata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, per sostenere i Paesi dell'area balcanica nella lotta al crimine e favorirne il processo di integrazione e di allineamento agli standard europei.
Antonio Manganelli: "Più sicurezza grazie agli ufficiali di collegamento"
Prima tappa: Podgorica, in Montenegro, dove il prefetto Manganelli ha incontrato il suo omologo Veselin Veljovic. "L'Italia e in particolare il Dipartimento della Pubblica Sicurezza stanno concentrando sforzi significativi nei Balcani per contribuire all'innalzamento degli standard di sicurezza di tutta l'area e favorire così il contrasto all'immigrazione clandestina". Lo ha detto il capo della Polizia Antonio Manganelli, al termine dell'incontro, sottolineando che "i rapporti diretti sicuramente favoriscono il raggiungimento di comuni risultati".
Gli elementi primari per il contrasto all'immigrazione clandestina ha ribadito ancora il prefetto Manganelli "sono lo scambio di informazioni e il rafforzamento della collaborazione in tema di polizia di frontiera e nuove tecnologie, anche attraverso corsi di formazione". Nella zona è stato anche aumentato il numero degli ufficiali di collegamento italiani che ha consentito - ha aggiunto Manganelli - "utilissimi e determinanti contatti per migliorare la sicurezza delle frontiere dei paesi balcanici".
Il responsabile della sicurezza montenegrina Veselin Velijovic, da parte sua, ha espresso viva gratitudine per l'attenzione riservata al Montenegro, sottolineando l'importanza della collaborazione con l'Italia che - ha detto - "ha avuto un ruolo determinante per far sì che il nostro Paese entrasse come membro Interpol".
Il capo della Polizia italiana si è successivamente incontrato con il ministro dell'Interno del Montenegro Ivan Brajovic. Al centro del colloquio ci sono state le politiche di sicurezza, nell'ottica di una sempre maggiore collaborazione tra i due Paesi, al fine di dare attuazione alle direttive del ministro dell'Interno Roberto Maroni, siglate in occasione della conferenza sulla cooperazione a Belgrado. L'ultimo incontro della giornata il prefetto Antonio Manganelli lo ha avuto con il primo ministro Milo Djukanovic.
Il 20 aprile, invece, il capo della Polizia è a Skopje in Macedonia per un incontro con il suo omologo Ljupco Todorowsky e il ministro dell'Interno Gordana Jankulovska.
Frontiere dell'Est: standard europei per i sistemi di sicurezza
Questi accordi operativi, gestiti direttamente dal capo della Polizia, fanno seguito agli incontri avvenuti in occasione della "VI conferenza ministeriale sulla cooperazione nel campo della sicurezza delle frontiere nel Sud Est Europa" a cui parteciparono, nel 2009 a Belgrado, sia il ministro dell'Interno Roberto Maroni che il prefetto Antonio Manganelli.
Al centro delle riunioni di allora e di oggi c'è la necessità di allineare agli standard europei i sistemi di sicurezza delle frontiere dei paesi dell'Est.
In quell'occasione Antonio Manganelli, nel corso della riunione con i suoi colleghi di Serbia, Croazia, Albania, Bosnia, Romania e Macedonia aveva dichiarato di voler aprire uffici di collegamento "anche in Macedonia e Bosnia dove ancora non esistono" e che la collaborazione si sarebbe concretizzata nello scambio di informazioni e nell'offerta di formazione da parte del nostro Paese alle polizie dell'area balcanica.
- In collaborazione con Poliziamoderna. -
(modificato il 21/05/2010)