Piana di Gioia Tauro: 31 arresti nell'operazione “;Migrantes”;
La Polizia di Stato di Reggio Calabria, insieme ai carabinieri e ai finanzieri, ha eseguito, questa mattina, 31 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di italiani e stranieri per sfruttamento del lavoro in nero, truffa ad enti pubblici ed associazione per delinquere legata all'immigrazione clandestina.
Gli arrestati sfruttavano la manodopera straniera clandestina, impiegata, sottopagandola, nelle campagne di Gioia Tauro e di Rosarno (Reggio Calabria) per la raccolta di agrumi.
Le indagini sono iniziate nel gennaio scorso a seguito delle proteste degli extracomunitari nella città di Rosarno. Furono vissuti giorni con una tensione altissima tra italiani e stranieri che si fronteggiavano lungo le strade. Al termine degli scontri il bilancio fu di 53 persone ferite.
Le investigazioni della squadra mobile, dei carabinieri e dei finanzieri, hanno accertato come, alla base delle proteste e degli episodi di violenza, c'erano condizioni di assoluta dipendenza in cui si trovavano i migranti, finiti nelle mani di persone che, con gravi minacce di ritorsioni, imponevano condizioni lavorative disumane.
Gli extracomunitari venivano "arruolati" nelle strade di campagna all'alba di ogni giorno da "caporali", anch'essi stranieri che li costringevano al lavoro fino al tramonto. I caporali che facevano da tramite con i proprietari terrieri, gestivano anche le paghe dei lavoratori ai quali trattenevano anche una parte del denaro a loro spettante.
Con l'accertamento, da parte di polizia e carabinieri, dello sfruttamento del lavoro nero, si è aggiunto anche quello economico-finanziario della Guardia di finanza per verificare gli assetti finanziari e patrimoniali degli indagati. È stato così possibile ricostruire, nei confronti di ogni singola ditta o impresa agricola, la massa di beni mobili ed immobili frutto dell'illecito arricchimento.
Nel corso dell'operazione "migrantes" sono state inoltre sequestrate 20 aziende e 200 terreni, per un valore di 10 milioni di euro.