Camorra: in manette il boss "don Michele"
Stava per essere inserito
nella lista dei 100 latitanti più pericolosi, ma è stato arrestato questa mattina.
Gli uomini della squadra Mobile di Lucca, che lo inseguivano da due anni, hanno trovato e ammanettato Michele
Chierchia, detto "Francois", in una villetta di Focene, una frazione del comune di Fiumicino, sul litorale romano.
Il boss, conosciuto negli ambienti della malavita come "don Michele", è a capo del clan camorristico dei "Francois" di
Torre Annunziata (Napoli), legato a quello degli "Ascione" di Ercolano (Napoli).
Il latitante era ricercato dal 2008, quando era sfuggito all'arresto durante l'operazione antidroga denominata "Intercity", nella
quale era emerso che Chierchia spediva gli stupefacenti dalla Campania alla Versilia utilizzando i treni.
Tre le ordinanze di custodia cautelare a suo carico emesse dai tribunali di Napoli, Cagliari e Lucca; molte le accuse nei suoi
confronti: traffico e spaccio di ingenti quantitativi di droga, associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata alla
commissione di omicidi, estorsioni e traffico di stupefacenti.
Gli investigatori sono riusciti ad incastrarlo dopo aver sorvegliato i due figli del boss, che dalla Versilia contattavano il padre utilizzando
telefoni pubblici. Grazie a pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, gli agenti sono riusciti a scovarlo e a sorprenderlo con la
collaborazione delle squadre Mobili di Roma e Firenze.
(modificato il 29/09/2010)