Forum della Comunicazione: la Polizia e i social network
Ieri, la giornata conclusiva del Forum 2010 della Comunicazione è iniziata con un convegno sull'evoluzione dei social network, sempre più strumenti d'uso quotidiano che favoriscono lo scambio di conoscenze ed esperienze.
Su questo argomento il responsabile delle relazioni esterne del Dipartimento di pubblica sicurezza Maurizio Masciopinto, ha portato l'esperienza della presenza sulla Rete della Polizia di Stato.
"Non abbiamo un profilo istituzionale su Facebook, - ha detto Masciopinto - ma l'esperienza di un 'poliziotto virtuale' - l'Agente Lisa - una presenza sul social network con un profilo friendly, che vanta oggi un considerevole numero di fan e che utilizziamo come strumento di studio".
"Proprio da questa esperienza - ha continuato Masciopinto - attraverso un sondaggio sulle operazioni di Polizia, abbiamo capito che anche le notizie di cronaca più piccole sono seguite. Per questo abbiamo creato, in collaborazione con il TgCom, 'I fatti del giorno', un 'mattinale' online sul sito della Polizia attraverso il quale vengono diffuse le operazioni effettuate dalle questure italiane".
"Siamo presenti anche su YouTube - ha proseguito - un canale dove possiamo essere visti con trasparenza, ed è questo quello che vogliamo: che i palazzi dove si amministra la sicurezza siano trasparenti".
"Quattro anni fa - ha ricordato il responsabile delle relazioni esterne - abbiamo realizzato il 'Commissariato online', attraverso il quale è possibile denunciare reati di tipo informatico ma anche fare segnalazioni mentre si naviga nel web. L'obiettivo generale che stiamo perseguendo - ha concluso Masciopinto - è creare un collegamento sempre più diretto con i cittadini per far fronte alla crescente domanda di sicurezza. Vogliamo utilizzare gli strumenti della Rete proprio per diminuire il divario tra la sicurezza percepita e quella reale".
Infatti i sondaggi, illustrati dal professor Mannheimer in apertura del forum, avevano evidenziato che la percezione della sicurezza non è aumentata tanto quanto il calo dei reati, indicando, quindi, la necessità di comunicare di più affinché diminuisca il differenziale tra lo stato reale della sicurezza e la sua percezione.