Cagliari: arresti per favoreggiamento all'immigrazione clandestina
Nelle prime ore del mattino gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari hanno dato esecuzione a diversi decreti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla locale Autorità Giudiziaria, nei confronti di 8 indagati, in prevalenza di etnia bengalese, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed alla permanenza in Italia dello straniero in condizione di illegalità.L’indagine scaturisce da alcuni riscontri effettuati su diverse dichiarazioni di ospitalità, di dubbia attendibilità, presentate presso gli Uffici della Questura di Cagliari, a favore di numerosi cittadini bengalesi che avevano presentato richiesta di “Protezione Internazionale” per motivi umanitari.Nel segnalato contesto investigativo è stato delineato un quadro probatorio nei confronti di un gruppo di individui, strutturalmente organizzati, che hanno creato un sistema idoneo ad aggirare le norme sull’immigrazione e fornire i presupposti necessari, avvalendosi delle professionalità dei singoli aderenti, per ottenere una decisione favorevole in seno alla locale Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale.Infatti, nel corso dell’attività investigativa, supportata da presidi tecnici, è emerso che l’organizzazione criminale, in cambio di somme di denaro variabili dai 500 ai 6000 €, era in grado di fornire ai richiedenti “asilo” un domicilio nella provincia di Cagliari, attraverso false attestazioni di ospitalità, nonché un agevole impiego, in qualità di “badante o colf”, attraverso la predisposizione di falsi contratti di lavoro.In proposito, all’interno del citato sodalizio criminale, in cui si è distinto, in qualità di promotore ed organizzatore SALAM Abu, esponente apicale della comunità del Bangladesh a Cagliari, hanno operato anche due cittadini di origine bengalese che, in qualità di interpreti presso la menzionata Commissione, avevano il compito di “segnalare” ai richiedenti asilo la documentazione necessaria che avrebbe potuto ottenere il parere favorevole degli esaminatori o la priorità nell’audizione.Nel corso dell’indagine sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria 196 individui, tra cui 28 di nazionalità italiana, indagati, a vario titolo, per favoreggiamento all’ingresso ed alla permanenza illegale del clandestino, nonché per falso materiale ed ideologico.Nel medesimo contesto operativo, ma con altro procedimento penale, la DIGOS di Cagliari ha eseguito, contestualmente, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cagliari, nei confronti di 5 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed al favoreggiamento all’immigrazione clandestina.L’indagine ha consentito di acquisire significativi elementi di colpevolezza a carico di due Segretari della menzionata Commissione di Cagliari, nonché di tre cittadini bengalesi, di cui due con l’incarico di interpreti presso lo stesso organo collegiale, che in cambio di elargizioni di denaro da parte di richiedenti asilo, di nazionalità bengalese, hanno millantato, come corrispettivo, il buon esito dell’operazione.In particolare dallo sviluppo delle indagini è emerso, infatti, che gli indagati, nell’ambito delle rispettive funzioni, si adoperavano per istruire i loro connazionali sull’iter amministrativo da seguire e sulle dichiarazioni da rendere, nonché per garantire la priorità temporale dell’audizione.Le indagini hanno escluso ogni coinvolgimento dei membri della Commissione.
(modificato il 10/05/2019)