Proiettato il docufilm “Haters e piccoli eroi” al Giffoni film festival

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È stato proiettato oggi, fuori concorso, al Giffoni film festival il docufilm “Haters e piccoli eroi”, realizzato dalla Polizia di Stato e dall'istituto cinematografico Rossellini di Roma. La proiezione è stata l'occasione per approfondire tematiche importanti insieme agli studenti del progetto "Sedici modi di dire ciao" per il contrasto alla povertà educativa dei minori. I ragazzi e gli insegnanti si sono confrontati con il procuratore della Repubblica per i minori Patrizia Imperato, la dirigente del Compartimento Polizia postale Campania, Maria Rosaria Romano e il vice direttore del Servizio Polizia postale, Barbara Strappato per parlare dei pericoli di Internet, dei rischi che derivano dalla vita iperconnessa e delle conseguenze dell’uso leggero o distorto dei potentissimi mezzi di comunicazione che si trovano tra le mani.

Proiettato il docufilm “Haters e piccoli eroi” al Giffoni film festivalIl protagonista del cortometraggio è Valerio Catoia, un ragazzo con la sindrome di down finito alla ribalta per aver salvato una bambina dall’annegamento e diventato poi bersaglio degli haters sui social per la sua condizione.

Valerio, che ha raccontato la sua storia ai ragazzi presenti, oltre a esser stato nominato dal presidente Sergio Mattarella Alfiere della Repubblica per l’atto eroico compiuto, è diventato testimonial della campagna per la sensibilizzazione sui rischi della rete promossa dalla Polizia di Stato. “Poliziotto ad honorem” dal 2021 ha saputo arginare l’ondata d’odio nei suoi confronti grazie ad una denuncia sporta alle autorità. Una scelta che molti altri giovani non riescono a compiere, rimanendo intrappolati in drammi che a volte hanno esiti tragici. Parlarne è l’unica soluzione. Parlarne quando se ne è vittime o si è a conoscenza del problema di qualcuno, per tendere una mano in suo aiuto. Parlarne per fare formazione e sensibilizzare sul tema insegnanti e ragazzi. Accanto a Valerio oggi c’erano gli uomini e le donne che rappresentano le istituzioni alle quali chiedere aiuto, che entrano in contatto diretto e in dialogo con i ragazzi e le insegnanti per mostrare loro che sono lì, vicini, accessibili. Pronti a rispondere a ogni richiesta di informazione o di aiuto.

 

Alessandro Verelli

25/07/2022
(modificato il 04/03/2023)
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