Ricordati il commissario Calabresi e le vittime della strage della questura di Milano

Questa mattina, presso la questura di Milano è stato ricordato il commissario Luigi Calabresi ucciso il 17 maggio 1972 in via Cherubini da un commando di terroristi di “Lotta continua” che lo ritenevano responsabile della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli che, fermato in occasione dell’attentato di piazza Fontana, morì negli uffici della questura precipitando da una finestra.

A 50 anni dall’accaduto sono state ricordate anche le 4 vittime della strage del 17 maggio 1973, avvenuta proprio di fronte la questura, in cui rimasero ferite anche 52 persone proprio nel giorno in cui veniva inaugurato il busto dedicato al giovane commissario Luigi Calabresi ad un anno della sua uccisione.

Durante la cerimonia venne lanciata una bomba a mano tra la folla causando la morte di Gabriella Bortolon, Felicia Bartolozzi, Giuseppe Panzino e della guardia di Pubblica sicurezza Federico Masarin, in servizio all’Ufficio politico della questura di Milano.

Masarin aveva solo 30 anni e quel giorno faceva parte del picchetto d’onore della cerimonia, resistette per 8 giorni ma le ferite delle schegge erano troppo gravi e morì.

Il questore di Milano Giuseppe Petronzi ha deposto una corona di fiori vicino al busto del commissario Calabresi nella questura e una in via Cherubini.

Successivamente, nella chiesa di Sant’Angelo, è stata celebrata una messa a cui hanno partecipato i familiari dei caduti.

Dopo la cerimonia religiosa, di fronte alla lapide in memoria delle vittime della strage, alla presenza del prefetto della città Renato Saccone, del sindaco Giuseppe Sala e delle massime autorità civili e militari, è stata deposta una corona di alloro commemorativa.