Postale: arrestate 6 persone per frode informatica e riciclaggio
I poliziotti del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia postale hanno arrestato 6 persone per frode informatica, furto di identità digitale, riciclaggio e autoriciclaggio, falso in atto pubblico e falsità materiale.
L’organizzazione criminale, operativa nella città di Roma e provincia frodava istituti finanziari grazie alla creazione di false identità e riciclava il denaro ottenuto in conti esteri.
Le indagini sono cominciate investigando su una serie di crimini consumati grazie alla “Sim swap”, la clonazione delle Sim telefoniche delle vittime, attraverso le quali si impossessano dei codici dell’home banking inviati alle utenze e le utilizzano per svuotare i conti correnti.
Grazie alle conseguenti perquisizioni e l’analisi dei dispositivi sequestrati è emerso un più complesso sistema di frodi informatiche in danno di istituti bancari con un danno stimato a 2 milioni 900mila euro.
L’organizzazione criminale costituiva società con conti correnti e postali intestati a persone compiacenti e accedeva a servizi di home banking, le stesse poi facevano accordi commerciali tra loro fornendo false documentazioni per trarre in inganno gli istituti bancari.
La documentazione depositata consentiva di usufruire di un conto corrente sul quale veniva generato l’importo corrispondente ai mandati di pagamento depositati.
Non appena ricevuta la disponibilità della somma, e prima che l’istituto di credito potesse verificare la non genuinità della documentazione depositata, i criminali si affrettavano a bonificare i fondi su conti correnti intestati ad altre società e poi su conti esteri.
In uno di questi conti, l’organizzazione criminale aveva riciclato 700mila euro destinati all’acquisto di beni immobili.