Genova, perquisizioni a due negazionisti della Shoah

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Genova, perquisizioni a due negazionisti della ShoahA Genova i poliziotti della Digos hanno eseguito perquisizioni personali, locali ed informatiche a due persone accusate di apologia di incitazione alla discriminazione razziale, etnica e religiosa fondata sulla negazione della Shoah.

I due di 26 anni e 59 anni, hanno pubblicato su diversi account facebook e blog personali, numerosissimi contenuti di propaganda antisemita e negazionista.

Tra il materiale propagandato dagli indagati, numerosi documenti fondati sulle teorie dei più noti negazionisti europei, come Robert Faurisson, ex accademico condannato più volte per aver contestato l’esistenza di crimini contro l’umanità, in particolare l’esistenza delle camere a gas durante la seconda Guerra mondiale.

Frequenti i riferimenti ai “Protocolli dei savi di Sion” un documento molto diffuso negli ambienti antisemiti di tutto il mondo a cui si ispirò lo stesso Hitler.

Uno dei due aveva condiviso un video, corredato dal commento “la conoscenza rende liberi”, chiaro riferimento - cinicamente macabro -alla scritta “Arbeit macht frei – il lavoro rende liberi” presente sull’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz; costituito da una serie di interviste a sedicenti studiosi dell’olocausto che ne negano l’esistenza utilizzando argomentazioni pseudostoriche.

Le perquisizioni degli investigatori hanno dato esito positivo e oltre al sequestro degli account utilizzati dagli indagati, sono stati sequestrati i device in loro uso per la successiva analisi.

 

 

 

21/06/2023
Parole chiave:
digos - genova - perquisizioni - antisemitismo