Sgominata banda di albanesi, spacciavano e sfruttavano prostitute
Doppio colpo inferto dalla Polizia alla criminalità albanese. Questa mattina gli uomini della Squadra mobile di Treviso
hanno arrestato cinque membri di una banda di spacciatori che importava grandi quantitativi di cocaina per rivenderla ai giovani
italiani.
Lo spaccio avveniva nelle provincie di Treviso, Belluno e Venezia, prevalentemente nei locali notturni, soprattutto in quelli del
litorale di Jesolo.
In alcuni casi, in cambio della droga, gli spacciatori chiedevano un pagamento in prestazioni sessuali.
L'indagine, iniziata circa un anno fa, aveva già portato all'arresto di altre 12 persone, anch'esse di nazionalità albanese, e al
sequestro di due chili di cocaina pura, di due pistole e tre auto di grossa cilindrata.
La base logistica della banda si trovava in un appartamento preso in affitto a Preganziol, in provincia di Treviso.
Alcuni degli arrestati gestivano anche un giro di prostituzione: costringevano sette giovani rumene e bulgare, ad appartarsi con i
clienti lungo la strada Terraglio, tra i comuni di Preganziol e Mogliano Veneto. Le ragazze sfruttate venivano adescate dai criminali direttamente
nelle loro città di origine; alcune di esse erano state agganciate vicino a strutture sociali pubbliche di assistenza per indigenti.