Udine: operazione Magnolia
La Polizia di Stato di Udine, con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, ha concluso un’operazione antidroga nei confronti di 23 cittadini stranieri, ritenuti responsabili di spaccio di cocaina, eroina, e hashish. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono state avviate nel mese di settembre 2018 dai due Uffici, con il supporto della Direzione Centrale per Servizi Antidroga.L’attività investigativa si è sviluppata nei confronti di un gruppo di spacciatori maghrebini e mediorientali, che hanno presidiato stabilmente alcuni luoghi del centro cittadino, in particolare via Roma, nei pressi della Stazione Ferroviaria e la salita del Castello in piazza 1° Maggio.Gli indagati avevano occupato le zone realizzando un’attività di spaccio rivolta ad un numero indeterminato di assuntori, riuscendo a reperire in tempi brevissimi ed in via continuativa, apprezzabili quantitativi di droga, destinati alla distribuzione anche a giovani acquirenti, realizzando decine di transazioni giornaliere. Lo smercio avveniva prevalentemente nelle ore pomeridiane, pur in presenza di numerosi passanti, indipendentemente dalle condizioni climatiche.Le indagini avevano già consentito di arrestare in flagranza 7 soggetti, tra cui uno che aveva ceduto la sostanza stupefacente ad Alice, la sedicenne di Palmanova, stroncata da un’overdose in un bagno della stazione di Udine lo scorso 3 ottobre.L’attività investigativa è stata condotta anche con l’impiego di operatori sotto copertura; è stata sfruttata la facoltà di ritardare l’arresto di alcuni spacciatori responsabili della cessione, per acquisire ulteriori elementi investigativi. Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei loro confronti; il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisiti con metodologia tradizionale, come servizi in borghese o escussioni testimoniali. Sono stati eseguiti 23 arresti ritardati, a carico di cittadini stranieri (per la maggior parte afghani e pakistani), prevalentemente in possesso di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria. Sono stati notificati, inoltre, otto provvedimenti, disposti dal Questore di Udine, di sospensione di licenze di esercizi pubblici della zona in quanto abituali luoghi di ritrovo di consumatori e spacciatori di sostanze stupefacenti.
(modificato il 30/03/2019)