Lucca: tratta di esseri umani, arresti
La Polizia di Stato di Lucca, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, ha concluso un’operazione nei confronti di un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, radicata in Italia nelle province di Lucca e Milano e in Romania. L’associazione a delinquere era in particolare dedita al traffico di clandestini originari dei paesi asiatici (Sri Lanka e Bangladesh) sulla rotta Romania – Ungheria – Italia. Nove le persone arrestate nel Nord Italia su ordinanza del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Firenze: 6 cittadini dello Sri Lanka e tre rumeni. Il capo del sodalizio era un 48enne cingalese promotore dell’attività delittuosa che viveva a Lucca, città in cui è stato arrestato anche il suo stretto collaboratore, un 30enne rumeno con precedenti per reati contro il patrimonio e favoreggiamento della prostituzione, incaricato di tenere i contatti e organizzare l’accoglienza dei cingalesi in Romania, in attesa di essere trasferiti in Italia. Il sodalizio aveva ramificazioni in tutto il Nord Italia e, in particolare, a Milano. Il referente del sodalizio in Lombardia è stato arrestato, con altri 3 sodali, nel capoluogo lombardo con la collaborazione dei poliziotti della Squadra Mobile di Milano. Altri arresti a Monza, e a Cherasco, in provincia di Cuneo, dove è stato arrestato l’autotrasportatore 36enne incaricato di condurre illegalmente in Italia i cingalesi temporaneamente ospitati in Romania. L’uomo, già l’8 settembre scorso era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Lucca, coadiuvata dalla Polizia di Frontiera di Gorizia, in flagranza del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: a bordo del furgone che conduceva, un Fiat Ducato telonato con targa polacca, erano “stipati”, in spazi angusti ricavati tra gli infissi regolarmente trasportati, sette clandestini cittadini del Bangladesh e dello Sri Lanka, di cui tre donne. Domenica scorsa il 36enne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere per altri episodi analoghi a quello del 8 settembre. Infine, è stato arrestato il secondo autotrasportatore che, come il 36enne arrestato in provincia di Cuneo, trasportava dalla Romania all’Italia infissi per conto della ditta della moglie; tra gli infissi nascondeva gli immigrati del sud est asiatico interessati a raggiungere l’Italia. Le modalità del sodalizio erano le seguenti: i clandestini facevano ingresso in Romania con un visto per turismo, per poi giungere in Italia attraverso i valichi di confine di Trento e Gorizia, a bordo di camion telonati condotti dall’autotrasportatore. In luoghi di incontro, di volta in volta concordati, venivano accolti dal promotore e capo del sodalizio; coloro che non erano in grado di pagare l’intero corrispettivo del viaggio (dalla Romania in Italia pari a 3.500 euro, dallo Sri Lanka in Italia, attraverso la Romania, pari a 6/7 mila euro) erano trattenuti in un casolare, in provincia di Monza Brianza, e riconsegnati ai parenti quando il pagamento giungeva sui conti del sodalizio, accesi presso istituti di credito dello Sri Lanka. Ad alcuni degli indagati è stato difatti contestato anche il reato di estorsione avendo l’attività tecnica documentato le violenze e le minacce consumate in pregiudizio di quei clandestini che, una volta giunti in Italia, non saldavano il pagamento dell’intero viaggio. L’indagine, avviata nel maggio scorso, ha permesso di documentare il transito di clandestini nei giorni 6 e 19 luglio, 8 agosto, 8 e 18 settembre e 4 ottobre, in occasione dei quali sono stati trasportati 60 clandestini. Il sodalizio conduceva i clandestini in Italia avvalendosi dell’autotrasportatore rumeno che li nascondeva tra la merce trasportata, generalmente infissi destinati alle aziende italiane. Attraverso l’Ungheria e la Slovenia, il carico giungeva alla frontiera terrestre di Gorizia e da lì a Milano o Verona. I clandestini giunti in Italia, raggiungevano varie regioni, tra cui la Toscana. In alcuni casi il sodalizio garantiva loro, con una somma extra, il transito in Francia attraverso la frontiera terrestre di Ventimiglia.
(modificato il 01/01/2020)